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Cronaca Silvia Giustiniani 21 agosto 2017 20:14 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NAPOLI- Si cerca di fare chiarezza circa la morte del giovane 23enne Antonio Safuri, avvenuta dopo che il giovane è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale Loreto Mare ed ha atteso alcune ore prima di essere sottoposto ad un esame diagnostico.
''Mio figlio è stato ammazzato. Mentre lui moriva, al pronto soccorso litigavano per decidere chi dovesse salire sull'ambulanza che doveva portare Antonio a fare un’angiotac. Vogliamo la verità: chi ha ucciso un ragazzo di 23 anni deve pagare'' ha dichiarato il padre del ragazzo, Raffaele Scafuri. “Pretendiamo la verità”, ha aggiunto.
“Ho disposto un'indagine ispettiva interna e da stamattina il servizio ispettivo procede ai primi interrogatori al personale medico e paramedico e a tutti coloro che hanno avuto un collegamento diretto o indiretto con la vicenda". Lo ha detto Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1 aggiungendo che gli ispettori dell'Asl, come quelli del ministero della Salute, avranno "pieno accesso ai turni di servizio e sentiranno tutti gli addetti sanitari presenti quella notte, verificando anche se c'erano i protocolli per il trasporto secondario verso altri ospedali. Si dovrà capire anche quanti sanitari erano in ferie e se i turni sono stati coperti adeguatamente".
Intanto la Procura di Napoli ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo; gli inquirenti eseguiranno una serie di accertamenti preliminari, tra cui l'acquisizione della cartella clinica e l'audizione di alcuni testimoni, prima di procedere alla nomina di un consulente medico legale per l'autopsia. In più il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato una task force con esperti dell’Agenas (Agenzia Nazionalee per i servizi sanitari regionali), Carbinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute per accertare quanto accaduto.
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