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Cronaca Nicola Riccio 17 luglio 2017 01:30 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
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MARIGLIANO - Brucia ancora. La puzza di plastica rende l'aria irrespirabile. Ci si attendeva la pioggia per mettere a tacere la fame del fuoco ed invece è intervenuto il vento. Ed ha fatto peggio. Le fiamme si propagano più velocemente rendendo ancor più difficile i soccorsi.
Così come è accaduto ieri sera a Marigliano. Siamo sul lagno Frezza, all'altezza di via Ponte dei Cani. Alle 19 circa il solito rogo - terribile dover affiancare a rogo l'aggettivo solito - . L'insolito, stavolta, è che le "micce" sono due. Infatti le fiamme partono da due punti diversi e violentano le sponde del lagno per circa 200 metri.
I residenti, allarmati, chiamano aiuto: Vigili del Fuoco, Polizia locale e Protezione Civile. Il volontario Nicola Cossentino col suo Pick up interviene dopo pochi minuti nel tentativo di domare le fiamme. Ma il rogo , intercettate le canne di bambù, cresce alzandosi a 10 metri e rendendo quasi impossibile alcun intervento. Dalla cenere sono emerse carcasse di copertoni e plastica.
Giuseppe Monda/Nicola Riccio
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