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Cronaca Nicola Riccio 12 luglio 2017 12:44 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
“Non abbattetevi, non scoraggiatevi, insieme possiamo riuscire a restituire a questi luoghi la dignità che meritano"
NOLA – «Con molta preoccupazione sto seguendo l’evolversi dell’emergenza incendi che in queste ultime ore sta mettendo a dura prova la popolazione di tanti comuni della Campania, alcuni dei quali rientranti nel territorio diocesano. Le immagini trasmesse dai telegiornali e lo scenario infernale descritto dai cronisti è reso ancora più concreto dalla cenere che giunge dal cielo sul mio balcone: ogni abitante di questa terra si senta accompagnato dalla mia preghiera e sia certo della disponibilità della Chiesa di Nola a dare tutto l’aiuto necessario.
Questo il commento del Vescovo di Nola, Francesco Marino, agli incendi che stanno devastando il Vesuvio e il Monte Somma con enormi e pericolosi danni alla vivibilità delle cittadine sottostanti. Il vescovo incoraggia i cittadini, i sindaci, le forze dell’ordine e gli uomini impegnati eroicamente a domare le fiamme : “ Aiuto e sostegno che garantisco anche ai sindaci dei comuni colpiti. Li invito a non indietreggiare davanti alla prepotenza di gesti che mirano a distruggere la nostra terra, ma a fare rete - anche con la Chiesa di Nola – sia per spegnere le fiamme sia per far rinascere i beni naturali devastati.
“Non abbattetevi, non scoraggiatevi, - continua - insieme possiamo riuscire a restituire a questi luoghi la dignità che meritano, possiamo riuscire a garantirci il diritto alla salute e al godimento delle bellezze del territorio che abitiamo. Sono certo che il Governo nazionale non ci lascerà soli per arginare le fiamme e per arginare chi, con atti criminali, vuole farci vivere nella paura e nello smarrimento».
“ La preoccupazione e l’amarezza di queste ore – chiude - non ci facciano sentire sconfitti: l’impegno di quanti sono in prima linea a domare le fiamme ci sia da incoraggiamento per riprendere il cammino ancora più desiderosi di difendere questa terra, talmente bella, nonostante le ferite, che il solo guardarla porta a lodare il Signore».
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