28/03/2024
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Cronaca Vincenzo Esposito 20 dicembre 2016 11:21 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
NOLA Continua la battaglia di Confedercontribuenti, mirata a fare chiarezza sulla situazione economica del polo industriale del Cis di Nola. Un lungo percorso, quello dellassociazione guidata dal Presidente Carmelo Finocchiaro, che sta passando al setaccio tutti i documenti utili al fine di fare luce sulla delicata questione economica che mette a rischio aziende e lavoratori.
Quasi 145 milioni di perdite. Debiti per 640 milioni di euro, cui vanno sommati i 140 di rosso del Vulcano Buono si legge nella nota - Consistenze immobiliari rottamate che passano in soli 2 anni dal valore di oltre 28 milioni a quello attuale di 2,8 milioni. Sono solo alcuni degli impressionanti numeri presenti nel Bilancio del CIS di Nola al 31 dicembre 2015, che la dirigenza chiede ai soci di approvare allantivigilia di Natale, vale a dire nellassemblea dei soci CIS convocata fra il 22 e 23 dicembre prossimi.
Un appuntamento per il quale preannunciano battaglia Confedercontribuenti e il Patto di Sindacato dei Soci CIS, da tempo in lotta per la riconquista dei diritti calpestati e della legalità dentro le macerie di quello che una volta veniva definito con enfasi il Distretto Nolano, ridotto ora ad ununica, abissale voragine debitoria.
Insieme ad Emilio DAngelo, presidente del Patto, sul suo blog preannuncia già un netto No allapprovazione del Bilancio, avanzando alcune proposte alternative (ad esempio il rinvio ad unassemblea ordinaria), sul piede di guerra cè in prima fila Confedercontribuenti guidata da Carmelo Finocchiaro, che nellultima settimana insieme al team di esperti ha passato al setaccio ogni elemento del documento contabile CIS, di cui il presidente Gianni Punzo ed i suoi vorrebbero lapprovazione sotto lalbero di Natale.
Difficile immaginare che il disco verde arrivi, possibile invece che più tempestivi giungano i provvedimenti della magistratura invocati da Confedercontribuenti: quella penale, che sul CIS è già al lavoro da qualche mese nelle stanze del P.M. partenopeo Maria Teresa Orlando; o la Corte dAppello di Napoli, chiamata da un ricorso di Finocchiaro ad esprimersi sullaccordo capestro del CIS con le banche omologato dal Tribunale di Nola.
Ecco le parole del Presidente Finocchiaro Nella relazione leggiamo che lo scorso 5 settembre il CdA approva il progetto di bilancio. Con 142.000.000 di perdite e senza ancora aver presentato l'accordo di omologa. Il collegio sindacale stende la sua relazione il 5 dicembre. Qualcosa non funziona, perché il collegio dichiara di non avere ricevuto esposti e fatti significativi tali da farne menzione nella relazione. Dimenticando che pende il ricorso contro l'omologazione in Corte d'Appello di Napoli. Un altro fatto gravissimo. La giurisprudenza consolidata continua Finocchiaro - considera operazioni di grave imprudenza gli atti ad alto grado di rischio, privi di serie e ragionevoli prospettive di successo economico, avuto riguardo alla complessiva situazione dell'impresa, come la concessione di finanziamenti a società controllate o collegate in perdita".
Il riferimento è evidentemente a
quei 38 milioni di euro dirottati in questi anni
dalle casse del CIS a quelle di Interporto Campano sotto forma di
finanziamento, proprio mentre le manovre a danno del CIS sterminavano le
imprese dei soci fondatori, 30 dei quali venivano dichiarati falliti dal
Tribunale di Nola su azione giudiziaria intentata esclusivamente dallo stesso
CIS SpA.
E chiaro il commento di DAngelo - che la crisi finanziaria del CIS parte da molto, molto lontano e si chiama
Interporto. Oggi è in discussione non solo il CIS ma tutto il
distretto e, allora diciamolo con chiarezza. Non si tratta di approvare un
bilancio disastroso del CIS ma di sacrificare il CIS al distretto basandosi su cifre che sono spaventose. Come si fa a spiegare che immobili tornati
in possesso del CIS per un valore di bilancio di 39 milioni vengono svalutati,
nel bilancio proposto allapprovazione, a 2,5 milioni, con una perdita di 36,5?
Come lo spieghiamo a chi è fallito o a chi ha pagato sempre?
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