Cronaca
Vincenzo Esposito
28 luglio 2016 11:47
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Napoli, sindacati e trasporti: "il Presidente De Luca rispetti i lavoratori"
NAPOLI - “La scorsa settimana il Presidente della Regione Campania on. De Luca, durante una trasmissione televisiva, si è lasciato andare ad affermazioni offensive e calunniose nei confronti dei dipendenti EAV e del Sindacato OR.S.A.. Tali dichiarazioni non sono vere e dimostrano la sua disinformazione personale o, peggio, di chi lo informa con animo compiacente”.
Queste le parole che anticipano il malumore dei sindacati in merito alle parole del Presidente Ragione Campania, Vincenzo De Luca. Oggetto del braccio di ferro, lo sciopero messo in campo dai lavoratori durante la scorsa settimana:
“Le ragioni dello sciopero sono complesse e varie e si possono desumere anche dai verbali sottoscritti presso la Prefettura ed in Azienda, allegato al presente comunicato. Di certo non sono la difesa dei privilegi di alcuni "Parassiti", come detto. Sembrava, dalle sue parole, che l'origine di tutti i mali di EAV fosse nei lavoratori, dimentica però che alla base di tutto c'è una gestione pluriennale da parte della politica e della dirigenza che è stata lontana dal garantire l'efficienza ed efficacia del TPL.
Molte delle richieste che sono all'origine dei nostri scioperi non sono di natura economica, ma sono legate alla sicurezza del servizio, al rispetto del Contratto Nazionale e delle normative vigenti. Altre richieste sono per la difesa delle retribuzioni e non per un loro aumento. Ricordiamo inoltre che in Italia, ove il diritto di sciopero é garantito dalla Costituzione, nel settore trasporti vige una normativa strettissima e complicata per la quale non è semplice l'autorizzazione allo sciopero.
L'Italia è anche il paese ove i propri diritti sono intoccabili, mentre i doveri altrui sono dovuti in maniera imprescindibile: un Sindacato che difende i lavoratori con ovvie legittime lotte ed altrettante ovvie ripercussioni é visto in maniera negativa! Accettiamo tutte le critiche; non accettiamo disinformazione e processi mediatici senza difesa. Invitiamo l'on. sig. Presidente ad un maggior rispetto dei lavoratori, anche quando non la pensano con Lui o di chi lo "informa".
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