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Cronaca Nicola Riccio 24 giugno 2016 21:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
"Donare è vita". Questo l’appello di mamma Francesca , questo è il nome dell’associazione che supporta le famiglie in attesa di un trapianto
POMIGLIANO D'ARCO – Un piccolo ruggito che non vuole mollare. Un piccolo ruggito a testimonianza di una voglia di vivere immensa. Oggi raccontiamo una storia. Triste. Di quelle che dovrebbero farci riflettere su quanto di bello abbiamo nelle nostre vite e spesso ce ne dimentichiamo. Di quelle che ci portano a percorsi introspettivi nuovi . Di quelli che ci dovrebbero traghettare ad una nuova o riscoperta sensibilità: il valore della donazione degli organi per ridare una speranza di vita a chi è in attesa. Oggi intervistiamo Francesca, mamma della piccola Martina : “La decisione di raccontare la storia di mia figlia nasce dalla volontà di lanciare un appello: donare!".
Un lungo calvario per la piccola Martina. Ora ha tre anni e mezzo , era una bimba sana ma a marzo 2014 le viene diagnosticato un tumore al cervello. Ricoverata d'urgenza presso il Santobono, subisce l'intervento di asportazione della massa. Dopo circa un mese inizia, presso il Pousillipon, le chemioterapie. Iniziano pure lunghi periodi di degenza che dureranno circa 7 mesi. Alla fine dei cicli gli oncologi si mostrano fiduciosi nei riguardi del tumore ma molto preoccupati delle condizioni del cuore di Martina.
“ Premetto che mia figlia è nata sana, - continua la mamma - che il suo cuore non era malato”. A febbraio scorso la decisione degli oncologi di affidare Martina alle cure dei cardiologi del Monaldi. “ Quando pensavamo,finalmente,di poter ricominciare a vivere, una nuova malattia,la cardiomiopatia dilatativa”.
Il cuore di Martina aveva risentito in modo severo delle devastanti chemio a cui la bambina era stata sottoposta. E ancora lunghi ricoveri. A giugno scorso il cuore di Martina da segni di cedimento , quindi la decisione dei medici del Monaldi di attaccarla ad un'assistenza meccanica ventricolare per poter aspettare poi il trapianto.
“ Era il 2 luglio 2015 e da allora mia figlia vive al Monaldi aspettando che arrivi il suo nuovo cuoricino. La macchina la tiene in vita, ma non può tornare a casa, la nostra famiglia non si può riunire. Martina ha anche un fratellino più grande. Siamo una famiglia molto unita, ma di fatto viviamo separati. Io e Martina in ospedale, l'altro figlio mio e mio marito a casa. Viviamo in attesa che arrivi quel grande "dono", che ridarà una speranza di vita a Martina e a tutti noi. Vivere da separati non è facile, vivere in ospedale non è semplice. Tanti problemi sono legati a tutto ciò, il lavoro lasciato in sospeso, una casa abbandonata, la forzata separazione da un altro figlio".
Tumore e cuore non fermano il ruggito della piccola Martina . Ma urge un trapianto. L’associazione “ Donare è vita” accompagna il percorso di mamma Francesca e della piccola Martina , organizzando una serie di eventi di sensibilizzazione. Obiettivo : aumentare il numero di cittadini campani che hanno sottoscritto la dichiarazione alla donazione degli organi.
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