Cronaca
Vincenzo Esposito
29 marzo 2016 18:36
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Lunedì in Albis, caos trasporti: monta la protesta
NAPOLI – Rimbalza tra social e politica la protesta, per quello che è accaduto in occasione della Pasquetta, in tema trasporto pubblico. Duri i commenti in merito da parte del M5S –“Il presidente De Gregorio – le parole di Valeria Ciarambino - nominato ai vertici dell’Eav per meriti di campagna elettorale pro De Luca dovrebbe innanzitutto scusarsi a nome dell’azienda con le migliaia di turisti lasciati irresponsabilmente a piedi e poi, cosa più importante, dovrebbe immediatamente dimettersi per non dire nascondersi”.
Situazione particolarmente critica, quella registrata a Pompei con numerosi passeggeri impossibilitati ad usufruire del servizio. Proprio sul caso specifico Pompei, fa eco alla Ciarambino, Tommaso Malerba, consigliere del M5S e membro della Commissione Trasporti –“Giovedì scorso in Commissione Trasporti, il presidente Cascone ci ha chiesto di confrontarci e contribuire a un piano regionale per il trasporto sottolineando la volontà assoluta di De Luca di migliorare e far funzionare il trasporto. In che modo mi chiedo se l'Eav, nel giorno di Pasquetta, ha lasciato a piedi migliaia di turisti? Parlano di cultura e rilancio del turismo ma poi si impedisce ai turisti di raggiungere Pompei e gli scavi, uno dei siti più visitati al mondo e patrimonio Unesco. In tutte le città europee ci si è organizzati per tempo così da garantire il miglior servizio in vista della maxi affluenza di turisti per il ponte di Pasqua. In Campania invece no. Terra che ha registrato il boom di presenze, i turisti vengono lasciati a piedi”.
Una questione che viene da lontano, così come spiegano dal sindacato OR.S.A. Autoferro-Tpl Campania –“è da oltre 50 anni che questo fatto avviene e, da 50 anni, le stesse persone che lo hanno determinato, con sorpresa se ne accorgono, così come gli operatori turistici che ogni anno ripetono la stessa litania, ben sapendo che questa riduzione, praticamente c'è sempre stata.
L'origine di questa chiusura nasce dal fatto che oltre 50 anni fa erano pochissimi i viaggiatori nel giorno di Pasqua (ed anche il 25 dicembre), specialmente in un paese cattolicissimo, quale era l'Italia dell'epoca, così come pochissimi erano i turisti. Gioverebbe ricordare della chiusura, fino qualche anno fa, dei bar e dei ristoranti a Napoli in questi giorni, a ferragosto e finanche il Lunedì in Albis, per cui, per risparmiare, fu deciso di non far viaggiare i treni vuoti, da allora nulla è cambiato, nel senso che chi poteva proporre queste modifiche (e non certo i sindacati, ma la politica miope che la fa da padrone in Campania) non ci ha mai pensato”
Dunque un sottolineare di alcune problematiche che necessitano programmazione per il futuro, sia a livello regionale che dal punto di vista dell’informazione da parte dell’EAV. Un piano che riguardi per intero tutte le entità che si trovano coinvolte in questo disagio, “parti in causa” che conoscono bene la situazione e che devono operare per modificarla in funzione delle nuove necessità.
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