Cronaca
Vincenzo Esposito
23 febbraio 2016 13:56
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Sequestro da 5 milioni al Boss della Nuova Famiglia: intervento anche a Cicciano
CICCIANO - I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna stanno eseguendo a un provvedimento di sequestro emesso dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli dopo indagine patrimoniale sugli eredi e/o intestatari fittizi di Raffaele Rosario Boccia (detto Rafaele ‘o mbrugliò), 66enne, di Poggiomarino, deceduto nel 2010, in vita inserito nel clan “Alfieri” o nella compagine camorristica “Nuova Famiglia” (a Poggiomarino era un punto di riferimento. Riuscì anche ad assumere la Presidenza dell’A.S.L. 33).
Celebre per le cronache dell’epoca fu l’attività illecita posta in essere avvalendosi dell'Istituto scolastico “Settembrini”, con sede legale a Poggiomarino e filiali a Montecatini Terme, Roma, Napoli e Cicciano. In quell’istituto si diplomarono con false attestazioni di presenza anche Rosetta Cutolo, sorella di Raffaele, capo indiscusso della NCO, con la votazione di 60/60 ed alcuni familiari di Pasquale Galasso, all'epoca capo zona sull'area di Poggiomarino e zone limitrofe.
La misura di prevenzione si fonda su una molteplicità di elementi raccolti dagli investigatori, tra cui sentenze di condanna che hanno segnato la storia del contrasto alla criminalità organizzata campana.
Il Tribunale ha ritenuto infatti che l'indagine economico-patrimoniale eseguita, consenta di verificare come la capacità reddituale ufficiale dal nucleo familiare di Boccia Raffaele Rosario non sia tale da giustificare l'accrescimento patrimoniale verificatosi nel tempo, essendo emerso che anche Falanga Pasqualina, coniuge del defunto Boccia e Boccia Antonio, il figlio, risultano attualmente titolari e/o avere la disponibilità di beni di valore sicuramente sproporzionato alle capacità reddituali dichiarate e storicamente espresse dal nucleo familiare.
Rilevato che il valore dei beni sotto descritti risulta oggettivamente sproporzionato rispetto all’esiguo flusso reddituale documentato, il Tribunale ha disposto il sequestro nei confronti della moglie Falanga Pasualina e del figlio Boccia Antonio, entrambi residenti a Poggiomarino, nelle rispettive qualità di eredi e/o terzi intestatari fittizi del Boccia.
Oggetto del sequestro, diversi uliveti, vigneti ed edifici dislocati principalmente tra i territori di Sarno e Poggiomarino. Sequestrati anche rapporti bancari e diverse quote societarie relative a ville ed attività di vario genere.
Tra queste figura l’Istituto Geriatrico Meridionale, con sede a Cicciano, avente come soci per quote del 50% ciascuno, Falanga Pasqualina e Boccia Raffaele Rosario che figura ancora, formalmente, come amministratore unico e legale rappresentante.
Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 5.000.000 di Euro
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