Cronaca
Nicola Riccio
16 gennaio 2016 10:13
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San Vitaliano, Sant'Antuono è senza fuoco: 'O Fucarone antiPm10
Fioccano le iniziative ecologiche: Ecco il decalogo della Commissione ambiente del Comune di Marigliano
SAN VITALIANO – MARIGLIANO . “Causa del “mal d’aria” non accenderemo alcun fuoco, ma Vi riscalderemo ugualmente con il calore dell’Amore per l’Ambiente e il piacere della Buona Tavola!” Prendono piede le iniziative ecologiche in terra agro nolana come quella lanciata dalla Pro Loco di San Vitaliano che ,con il Patrocinio del Comune di San Vitaliano, rinnova la memoria del passato con un "falò" rivisitato in onore di Sant'Antonio Abate. Abolito il fuoco, ci sarà tempo e spazio per la Sagra del Maiale, per la Tammorra, per la visione su Maxischermo della partita Napoli-Sassuolo e per i premi dell’estrazione di San’Antuono. Appuntamento per questa sera presso la Sede della Pro Loco a San Vitaliano in Via Roma (ex Plesso Padre Pio).
Sull’agenda degli amministratori locali è sottolineata a penna rossa l’appuntamento del 22 gennaio con il dott. Fulvio Bonavitacola, VicePresidente della Giunta regionale targata De Luca con delega all’Ambiente e all’Urbanistica, che sarà bersaglio degli interrogativi e delle pretese di concretezza della popolazione del territorio interessato. Dopo il Tavolo Istituzionale promosso martedì 12 gennaio dall’Amministrazione Falcone di San Vitaliano , è emerso che tutti i sindaci concordano nell'estendere il monitoraggio dell'aria, con l'installazione di centraline su tutto il territorio per poi procedere alla caratterizzazione delle polveri sottili, che permetterebbe di individuare l'origine delle stesse. “ Conoscere la distribuzione del particolato e le fonti inquinanti permetterebbe di poter agire in modo determinante su criticità locali.”
“ In attesa che i suddetti interventi vengano attuati, si può e si deve agire sinergicamente, ed immediatamente, a livello intercomunale, su quelle che sono universalmente riconosciute come tra le principali cause di inquinamento atmosferico: il traffico veicolare e il riscaldamento domestico.” In assenza di un indirizzo da parte dell’ARPAC, ecco la lista nutrita segnalata tramite una nota dalla Dott.ssa Nappi, Assessore all’Ambiente del Comune di Marigliano e dalla Commissione Ambiente a partire dal limitare la circolazione in ambito urbano al Traffico Veicolare al controllare altre fonti di combustioni (roghi rifiuti e agricoli) ed il contrastare i roghi incontrollati di rifiuti speciali e urbani
“ Anche la piantumazione di alberi nelle aree urbane - chiude l’Assessore Nappi - può migliorare la qualità dell'aria: è scientificamente provato che gli alberi in generale e alcune specie in particolare, riescono a filtrare l'aria, trattenendo il particolato e fissando alcuni gas atmosferici. “
Di seguito la lista delle attività da mettere in atto per abbassare le soglie inquinanti dettata dalla Commissione Ambiente del Comune di Marigliano:
“ Nel breve termine:
- Limitare la circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion), con divieto di circolazione di tutti i veicoli euro 0 ed euro1, e dei diesel (auto e camion) euro 2;
- Istituire aree a traffico limitato (temporanee e/o permanenti);
- Istituire le domeniche ecologiche (tutti i veicoli fermi);
- Stabilire il limite di velocità a 30 km/h all'interno dei centri abitati per tutti i veicoli.
A lungo termine :
- Divieto di circolazione dei diesel (auto e camion) nei centri abitati: Entro il 2017 divieto esteso a diesel euro 3 e poi a crescere sino a vietare nel 2020 la circolazione dei veicoli diesel euro 5 (quelli venduti sino ad oggi), come proposto da Legambiente;
- Costruire/attrezzare una rete viaria ciclabile intercomunale;
Riscaldamento domestico
breve termine:
- Ridurre la temperatura di esercizio degli impianti (18° C)
divieto uso di camini e stufe a pellets nelle abitazioni dove vi sono altri tipi di riscaldamento;
lungo termine:
- Vietare l’uso di combustibili fossili, con esclusione del metano.
- Aumentare l'efficienza energetica del patrimonio edilizio, incentivando ristrutturazioni e interventi mirati.
E' fondamentale inoltre che di pari passo si intensifichino i controlli delle altre fonti di emissioni attraverso gli Enti preposti come asl e polizia provinciale:
Attività produttive
breve termine:
- Verificare la funzionalità impianti emissione per le attività autorizzate (tipologia e quantità);
- Individuare e bloccare le attività produttive "in nero"
monitoraggio continuo dell'inceneritore di Acerra e di altre attività impattanti.
lungo termine:
- Delocalizzare le attività produttive;
- Applicare autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti e rendere il sistema del controllo pubblico più efficace;
- Controllare altre fonti di combustioni (roghi rifiuti e agricoli);
- Contrastare i roghi incontrollati di rifiuti speciali e urbani;
- Regolamentare i roghi agricoli, con il divieto assoluto durante i periodi di maggiore concentrazione degli inquinanti.”
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