Cronaca
Vincenzo Esposito
16 ottobre 2015 14:47
Circa 2 minuti per leggerlo
stampa
Castellammare di Stabia, fallimento Multiservizi: ancora un intervento della Guardia di Finanza
CASTELLAMMARE DI STABIA – Questa mattina l’intervento, su delega della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, dei militari della Compagnia della Guardia dì finanza di Castellammare di Stabia (coadiuvati da colleghi di altri reparti).
La misura patrimoniale del sequestro conservativo è stata emessa a coronamento di una complessa indagine condotta dai finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia, sotto la direzione della Procura regionale, in relazione.
La società è già al centro di una complessa indagine di polizia giudiziaria diretta dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per i reati di bancarotta fraudolenta, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, peculato e anche per omesso versamento di tributi, per fatti commessi durante la gestione della società dall'ottobre 2010 a gennaio 2014.
Le Fiamme gialle stabiesi hanno individuato le modalità con cui "gli amministratori - secondo quanto sottolinea la Gdf - distraevano a proprio vantaggio il patrimonio societario attraverso una serie di artifizi contabili volti a dissimulare il debito effettivo. I molteplici profili di illegittimità venivano attuati con l'intento di occultare gli spropositati compensi che gli stessi amministratori percepivano e garantivano ai loro consulenti esterni, nominati anche senza procedura comparativa o formale atto di conferimento e le cui prestazioni, in diversi casi, non trovano riscontro nella documentazione amministrativo contabile della società".
La Procura Regionale ha rilevato "profili di danno erariale anche nei confronti dei componenti del collegio sindacale, totalmente inermi di fronte al progressivo e inesorabile aggravamento dello stato di dissesto della società cagionata dalla mala gestio degli amministratori".
Le risultanze delle verifiche disposte (accertamenti bancari e patrimoniali, tesi a risalire al destinatario dei pagamenti e alla causa degli stessi, perquisizioni e sequestri, operazioni di intercettazione telefonica) hanno consentilo di accertare che, dall'ottobre 2010 all'ottobre 2013, è stata posta in atto, dai vertici societari. un sistematica e preordinata azione di annientamento della partecipata, cagionando il collasso della Multiservizi. Il pesante compendio indiziario raccolto porta a ritenere che le condotte tenute dagli indagati non siano frutto di occasionali accordi delittuosi ma di un programma ab origine finalizzato alla spartizione del denaro della Multiservizi.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti