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Cronaca Redazione 16 ottobre 2015 07:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - "Da qui non me ne vado se non mi date un lavoro". Ritorna al Comune, Nestore Esposito. Minaccia di buttarsi dalla finestra che già tante volte è stata teatro della sua disperazione. Ha 48 anni è disoccupato e alle prese con la precarietà. Da anni chiede al Comune di dargli una stabilità lavorativa e una casa per provvedere alle esigenze della sua famiglia. Ha 4 figli di cui due disabili e non riesce a sbarcare il lunario. L'affitto di casa è troppo caro e le spese da sostenere tantissime.
Urla, impreca, dà calci e pugni alle porte e si siede sul davanzale di una finestra al secondo piano dove c'è il gabinetto del sindaco Antonio Carpino. Dopo tre mesi di lavoro alla Eco Ego, la ditta che si occupa della raccolta differenziata, a Marigliano, è stato licenziato e non gli è stato ancora liquidato uno stipendio. "Hanno tenuto al lavoro solo chi era protetto, io sono stato messo fuori", - denuncia Nestore - che si chiede il perché di questa fuoriuscita. Eppure il lavoro gli era stato procurato, dopo un ultimo sit-in al Palazzo Comunale, durante la gestione commissariale. Ora è di nuovo al punto di partenza, senza un lavoro e con un ennesimo sfratto.
"Siamo diventati come i nomadi sempre alle prese con i traslochi e i mobili da smontare. Stiamo diventando pazzi a casa mia", urla. Po si rivolge al consigliere comunale del M5S, Francesco Capasso:"Francesco, che situazione difficile, credimi. Che situazione difficile. qualcuno mi deve aiutare. Ho fatto di tutto nella mia vita, dallo scaricatore al camionista, mi sono adattato ad ogni cosa. Ma che devo morire solo perché ho 48 anni e nessuno mi vuole al lavoro?". Francesco Capasso non lo abbandona un attimo e gli sta accanto per impedire che faccia una sciocchezza.
Intanto sul posto arriva il vicensindaco, Alfonso Lo Sapio, che riesce a far calmare Nestore. Lo invita nella stanza adiacente e lo fa parlare, poi si attiva presso la Eco Ego per fargli percepire lo stipendio arrestato e gli dà un numero con il quale deve rivolgersi alla banca. Sul posto arrivano anche i carabinieri al comando del maresciallo Raffaele Di Donato, la polizia municipale e gli assessori Maria Luisa Sodano e Rosa Nappi. Si vedono facce tese e preoccupate. Le situazioni di precarietà sono tante a Marigliano e non si sa da che parte incominciare.
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