Cronaca
Vincenzo Esposito
09 ottobre 2015 12:26
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Ischia, reati contro la Pubblica Amministrazione: in 5 nei guai
BARANO D'ISCHIA – Questa mattina l’esito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica – “Sez. reati contro la Pubblica Amministrazione”: i Carabinieri della Compagnia di Ischia hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di 5 persone (Stanziola Nicola Antonio – misura cautelare in carcere; Di Scala Maria Grazia e Piro Raffaele – obbligo di dimora nel Comune di residenza; Schiano Antonio e Vuoso Giorgio – obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria).
Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di più episodi di peculato, concussione, corruzione per l’esercizio della funzione, abuso d’ufficio, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, truffa in danno al Comune.
A dare il via alle indagini la denuncia sporta da un venditore ambulante nel 2013: l’attività investigativa, condotta dai Carabinieri di Barano D’Ischia, ha consentito di delineare la sussistenza di una sistematica illecita gestione della cosa pubblica ad opera del funzionario della P.M., il Tenente Stanziola, responsabile di organizzazione e controllo di attività connesse a mercati, fiere, manifestazioni, nonché dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale. Alcuni dei reati sono stati commessi in concorso con appartenenti all’associazione culturale “Testaccio Grandi Eventi”, creata ad hoc per aggirare normative di natura fiscale in materia di eventi.
Le indagini hanno permesso di accertare la percezione indebita di denaro in cambio di autorizzazioni per partecipare ad eventi sul territorio comunale: l’acquisto, con denaro pubblico, di materiale ad uso privato ; il rilascio di false autorizzazioni in materia edilizia ed urbanistica in favore di soggetti che le hanno poi prodotte in giudizi civili per contrastare le legittime pretese della controparte; il tentativo di acquisire ad un prezzo estremamente conveniente una struttura alberghiera, in cui danno lo Stanziola aveva emanato un’ordinanza di abbattimento per ottenerne il deprezzamento; l’aver sistematicamente sfruttato la posizione di pubblico ufficiale per costringere commercianti ad indebite dazioni di prodotti alimentari.
A chiudere il quadro, plurimi episodi di assenteismo dal posto di lavoro. Sono in corso ulteriori perquisizioni al fine di arricchire il materiale d’indagine.
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