Cronaca
Redazione
25 giugno 2015 11:57
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Napoli, sequestrano e torturano 56enne: due arresti
VARCATURO - Erano in cerca di armi ed averi della vittima i due malfattori che nella sera dell’8 giugno hanno aggredito e torturato un 56enne del posto fino ad ottenere indicazioni sul nascondiglio dei beni ricercati.
Minacciato con una pistola e poi picchiato, seviziato con una roncola e costretto a stare seduto per ore legato a una sedia, legato mani e piedi e imbavagliato con nastro adesivo da imballaggio, impossibilitato a far qualsiasi movimento o reazione, perfino a parlare, tant’è che nei confronti dei presunti autori della rapina con sequestro di persona individuati dai carabinieri, i PM della DDA partenopea hanno ipotizzato l’aggravante dell’aver agito con sevizie e crudeltà.
Riuscito a liberarsi dopo alcune ore il malcapitato l’uomo ha telefonato al 112 chiedendo aiuto, riuscendo a malapena a dare le indicazioni necessarie per raggiungerlo, prestargli aiuto e avviare le prime indagini. A partire dall’intervento sul posto i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Napoli hanno identificato e poi sottoposto a fermo del PM emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia 2 persone:
Simeoli Giovanni, 40 anni, residente a Marano di Napoli già noto alle forze dell’ordine e ritenuto contiguo al clan camorristico dei “Polverino” operante nell’hinterland a Nord del capoluogo campano nonché il suo complice, Luigi Vallefuoco, 55 anni, residente a Napoli, che ha operato da basista sebbene fosse ai domiciliari. All’atto dell’arresto a casa del Simioli, nascosta in una dispensa, i militari hanno trovato una pistola risultata oggetto di furto commesso nel napoletano lo scorso due giugno.
I militari sono riusciti a ricostruire i ruoli di entrambi gli indagati e a rinvenire e sequestrare alcuni degli strumenti di tortura usati dai malfattori.
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