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Cronaca Redazione 08 febbraio 2015 11:21 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
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MARIGLIANO - Furto sul cantiere del collettore fognario di Vasca san Sossio, finito al centro dell'inchiesta della Procura della Repubblica di Nola per anomalie progettuali. Trafugati un Bobcat, macchinari e altri attrezzi.
Su questo misterioso furto avvenuto nella notte, in un sito finito già al centro delle polemiche, indagano le forze dell'ordine. Si scandagliano i fotogrammi delle telecamere istallate in zona per trovare i ladri. Vasca San Sossio, è anche un Sin (Sito d'interesse nazionale per le bonifiche). Al momento ancora non si conosce l'esatta entità del danno.
Si stanno effettuando le prime stime, ma di certo la cifra è ingente. Un'altra ombra che si abbatte su quest' opera pubblica finita anche nell'occhio del ciclone per l'intimazione dello stop ai lavori da parte della Soprintendenza nei cui uffici non è mai arrivato il progetto per i pareri preventivi. Vasca san Sossio negli anni è stata deturpata selvaggiamente da lavori e dagli ecocriminali.
I gradoni in pietra calcarea bianca e basolato vulcanico , infatti, che costituivano i salti di briglia di Vasca San Sossio, furono asportati e parzialmente coperti quando furono fatti i lavori per la fogna che dal Vignariello arriva in Vasca per tramite del Lagno Purgatorio, per cui il nuovo salto di briglia, già allora fu ricostruito in cemento armato (parliamo di quasi 10 anni fa);
il piazzale alla confluenza dei due lagni (Leoni e Purgatorio) era totalmente costituito da basolato in pietra vulcanica e a seguito dei lavori della fogna del Vignariello fu parzialmente coperto in cemento (con presumibile asportazione di buona parte del basolato stesso);
la rampa di accesso che dal lagno Purgatorio immette alla Masseria di Montevergine, la cui pavimentazione era costituita da basolato in pietra vulcanica fu totalmente asportata insieme a due monoliti in pietra vulcanica, uno a destra l’altro a sinistra, che costituivano i pilastri, dove insisteva l’antico cancello dell’entrata: ci sono ancora i segni dell’atto di asportazione.
I canali Borbonici sono sottoposti a vincoli paesaggistici e risalgono al periodo vicereale . Senza contare le denunce contro il cantiere che ha praticamente bloccato le strade d'accesso alle abitazioni circostanti. L'arteria principale è off limits persino per i mezzi di soccorso. Ora il furto su cui dovranno far luce le forze dell'ordine.
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