19/04/2024
(142 utenti online)
Cronaca Andrea America 31 dicembre 2014 16:37 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Che bella sorpresa. Marigliano e Mariglianella imbiancate. Verso le stette di stamattina mi sono svegliato e come d’abitudine ho aperto le finestre. Di fronte a me, uno spettacolo meraviglioso che non si vedeva da anni. Uno spettacolo della natura che consente di respirare aria pulita e riporta con la mente al Natale bianco e nevoso dei racconti per ragazzi. Ho visto davanti a me alberi imbiancati, la campagna e le strade ricoperte da un manto di neve e nell’aria un venticello freddo e gelido. Per un attimo mi sono rivisto come un bambino felice che giocava con gli amici a scagliarsi le palle di neve.
Eppure è mancato poco che non richiudessi le finestre per rimettermi a letto, al caldo, sotto le coperte. Ma non potevo lo spettacolo, era bellissimo e tutto da gustare. Tra l’altro avevo il compito- dovere di preparare la ciotola di latte caldo per i miei due cani ancora accovacciati sul divano. Inoltre la macchinetta del caffè mi attendeva per essere ricaricata e poggiata sul fornello. Nel frattempo la mente, benedetta mente, che ti tortura coi ricordi e procura gioie e speranza sul futuro, ha riportato la lancetta degli anni indietro nel tempo: alla grande nevicata del 1956. Era il mese di febbraio, avevo dieci anni, durante quello storico mese dalle nostre parti la temperatura scese a meno sei gradi sotto zero. Ricordo i nostri paesi completamente imbiancati e la strada che da Mariglianella porta a Marigliano era simile ad una pista sciistica.
Le vie di Marigliano provocavano una sorte di stupore nel vedere quell’accumulo di neve per noi che non eravamo abituati. Via Giannone sembrava il centro storico di Roccaraso, il campanile della chiesa Santa Maria delle Grazie, era colorato di bianco, e il din don delle campane aveva un suono strano, freddo e ghiacciato. Piazza Municipio apparve come una tavola bianca, e nell’area dove adesso sorge la villetta comunale sembrava la vallata dei lupi solitari.
Ma non mancarono problemi, disagi e molte difficoltà soprattutto per anziani e pensionati considerato che allora le case erano senza riscaldamento e molti ricorrevano al braciere per riscaldarsi. Le scuole rimasero chiuse per tre giorni e noi studenti delle scuole medie ed elementari rivolgemmo le nostre preghiere al Santo Patrono affinchè facesse nevicare di nuovo in modo che non riaprissero. Eppure non so cosa farei per rivedere Marigliano ricoperta con la neve del 1956.
.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti