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Cronaca Redazione 05 luglio 2014 00:22 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CASALNUOVO. L’orto antimafia dà i suoi primi frutti. Arrivano gli ortaggi della legalità. I piccoli del primo circolo didattico di Casalnuovo raccolgono l’insalata antimafia. Sono entusiasti gli alunni che in questi mesi di duro lavoro hanno dato vita ad un coinvolgente progetto basato sulla fruizione dei beni confiscati alle mafie grazie anche alla disponibilità del comune e dell’assessorato alla pubblica istruzione, retto da Angela Tuccillo. Fin dall’inizio anche il sindaco Antonio Peluso ha sposato la loro causa sostenendoli e seguendoli in questo percorso.
Entusiasta anche l’insegnante Luigi Monda che .ha raccolto tutte le testimonianze dei bambini cimentandosi in una forma di agricoltura biologica a chilometro zero contro la terra dei fuochi in pieno centro urbano. Ecco Gaia, 10 anni:” E’' bello che abbiamo sottratto questo terreno alla camorra cosi abbiamo avuto uno spazio per coltivare e far crescere le nostre piante. Intanto Giulia 9 anni presa dalla contentezza telefona alla zia :" Che bello zietta. Non avevo mai fatto un’ esperienza così speciale. Da grande voglio avere un orto da coltivare tutto per me. I Simona si stacca dal gruppo e con il ""pezzuche''fa i buchi per interrare le piantine mettendoci tutto il proprio amore. “E’"piacevole e rilassante”.
Sara e Serena trovano meraviglioso che in venti giorni la natura abbia potuto compiere questo miracolo:”Ma come è stato? Una piantina è diventata insalata da mangiare a tavola senza aver utilizzato neanche i fertilizzanti”. I l piu' piccolo della compagnia Alessio 4 anni aspetta di essere fotografato prima di mettere nel terreno la sua piantina. Nel frattempo una nonnina scende dal palazzo in aiuto dei bambini. Si mette all'opera per togliere le erbacce che possono danneggiare la normale crescita degli ortaggi. L’anziana si emoziona più di loro quando si accorge che le piante dei pomodori sono piene di frutti e prima di andare via incita i piccolii ad andare avanti. “Bravi, bravi . Viva i germogli di legalità, Viva la nostra terra. Qui c’è tutto cemento”.
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