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Cronaca Redazione 29 giugno 2014 00:32 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Si prega a Marigliano per Giacomo Gentile, il 27enne che lavora presso l’acquedotto Campano ferito da un killer per difendere la sua moto. Le sue condizioni sono stazionarie. I sanitari non sciolgono la prognosi.
Aspettano le 24 ore prima di pronunciarsi. Arriva però qualche notizia rassicurante. Pare che il proiettile abbia solo sfiorato il polmone e questo fa ben sperare. Nel viale delle Ginestre, dove Giacomo abita insieme alla mamma Carmela e al papà Ciro, dipendente dell’Amn, è tutto un silenzio. Le finestre sono chiuse dall’altra sera. Da quando è giunta la terribile notizia che il loro Giacomo era stato ferito. Sono tutti accorsi in ospedale al suocapezzale: al Loreto mare.
Giacomo è stato raggiunto da diversi proiettili proprio qui nei pressi del nosocomio dove a soccorrerlo per primo sarebbe stato proprio un parcheggiatore. Non si è staccata neanche un attimo da vicino a lui la fidanzata, Sara, che era bordo della moto quando il bandito ha sparato colpendo nel fianco il povero Giacomo. Sara è viva per miracolo e porta i segni del dolore negli occhi. L’abbracciano, la confortano gli amici. Nessuna parola però riesce ad alleviare il suo dolore. Con lei c’è anche Deborah, la sorella di Giacomo. Ci sono gli amici giunti subito dopo, non appena hanno appreso la terribile notizia. Ci sono gli zii e le zie.
I medici non fanno entrare nessuno: ma loro vogliono essere vicino a Giacomo. A separarli solo una parete. Una parete da dove si aspetta che venga diramato un bollettino medico che possa far ben sperare. A Marigliano ci si riunisce in preghiera invocando il santo protettore della comunità: san Sebastiano. Si spera di festeggiare il ritorno di Giacomo con una grande festa. Virginia Acierno, una conoscente si rivolge direttamente alle autorità: “Uniamo le nostre forze... promuoviamo un punto di accoglienza. E’ mai possibile che tutte le cose più brutte accadono a Napoli?”.
Si attendono risposte concrete da parte delle istituzioni. Le attendono gli amici, che si tengono aggiornati col telefono sulle condizioni del proprio amico. A fare visita a Giacomo giunge anche l’ex senatore Tommaso Barbato, amico di famiglia che porta la solidarietà dell’Amministrazione di centrosinistra appena eletta. "Le forze dell'ordine vengano messe nella condizione di ben operare con leggi snelle a tutela della legalità".
Ora però si aspetta che vengano assicurati alla giustizia i due banditi che hanno macchiato con il sangue la movida partenopea mettendo in pericolo la vita di un giovane di provincia che si era recato nel capoluogo semplicemente per mangiare una pizza con un’altra coppia di amici.
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