24/04/2024
(128 utenti online)
Cronaca Redazione 27 giugno 2014 22:56 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Oltre 20mila persone alla camera ardente e 10mila per i funerali. Scampia esempio per l'Italia. - Foto -
NAPOLI - Dura l'omelia celebrata dal pastore della chiesa evangelica. "Basta con la violenza. Lo sport deve essere esempio di legalità". Interviene anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis con la voce rotta dalla commozione: "Volevano che portassi la coppa Italia, ma quale coppa? E' come se non avessimo vinto niente. Quella terribile sera ha perso l'Italia intera. Siamo una nazione corrotta e violenta divisa tra nord e sud. Noi siamo italiani". Scampia non è quella di Gomorra e delle faide. Ci voleva la morte di Ciro per far diventare questo quartiere un esempio per l'Italia intera nella compostezza e la dignità di mamma Antonella che chiede giustizia e allo stesso tempo non dimentica i valori. Tra i presenti anche Francesco Verde fratello di Gelsomina uccisa dalla camorra che abbraccia la famiglia di Ciro: " Spero per voi la giustizia che la mia famiglia non ha avuto". Arrivano anche Bennato e Don Merola mentre Caldoro passa all'1.30. Anche San Giorgio a Cremano e Somma Vesuviana a lutto.
“Situazione di grande compostezza , dolore e rispetto a Scampia. Sono venuti da tutta Italia - hanno raccontato Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza che hanno fatto una diretta non stop da Scampia su Radio Marte documentando striscioni e manifesti in ogni punto del quartiere provatissimo da questa tragedia che di fatto gli ha già intitolato anche una piazza - viaggiando anche in piena notte. Ci sono state presenze importanti. A portare il saluto nella camera ardente è passato il presidente Caldoro all' 1.30 di notte dopo essere stato alla festa di Marinella, Don Luigi Merola, l'assessore Pasquale Sommese, il cantautore Edoardo Bennato, Francesco Verde fratello di Gelsomina vittima della camorra. Non si è visto il Cardinale Sepe invece. Sono state stimate più di 20.000 persone l'ultimo saluto a Ciro nella camera ardente e oltre 10mila ai funerali. C’è stato nervosismo per aver letto su alcuni media di agitazioni a Scampia, che invece vive nel silenzio e nel rispetto. Hanno violentato ancora una volta Napoli che ha reagito non solo con grande dignità ma mostrando al paese intero l'umanità e il coraggio di cui il nostro popolo è capace anche nei giorni più bui".
A Piazza Carolina alcuni commercianti hanno esposto l'immagine di Ciro a lutto.
"Ci dissociamo dal festone di Maurizio Marinella - spiegano Luciano Mazzone che gestisce un bar e l'edicolante Fabio Di Martino - che è stato forse l'unico a non voler rinunciare al suo evento pur essendo la città a lutto. Ci spiace anche per il fatto che lo stesso Marinella non si andato ai funerali di Ciro al quale invece ha dedicato in modo discutibile la sua festa. Ancora peggio ha fatto il Governo. Per Marinella si sono presentati tanti politici e addirittura il Ministro Boschi, da Ciro invece hanno mandato "solo" il sottosegretario Alfano".
"L'assassino di mia sorella - ha spiegato Francesco Verde - dopo soli 8 anni esce già di galera grazie ai permessi premio. Lui può vedere io suoi cari la mia famiglia invece non potrà mai rivedere Gelsomina. Io sono contro la pena di morte ma ritengo giusto che chi uccide non abbia alcuno sconto di pena per questo mi auguro che su questa vicenda ci sia piena giustizia e che i colpevoli paghino davvero senza alcuno sconto".
Infine Luca Taviani il datore di lavoro di Ciro Esposito che è di Milano e commosso ha raccontato: " sono venuto a dare solidarietà alla famiglia e a questo ragazzo che era come un figlio per me. Sono venuto anche a testimoniare la sua onestà e quella della famiglia visto che qualcuno ha tentato di metterla in discussione".
Anche i comuni di San Giorgio a Cremano e Somma Vesuviana oggi erano a lutto.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti