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Cronaca Redazione 17 febbraio 2014 23:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
LSU scolastici dal primo marzo senza lavoro. occupano le scuole dell'hinterland. A Marigliano occupato il Liceo. A Casalnuovo picchetti al Primo e al Terzo Circolo Didattico - FOTO -
MARIGLIANO. Il Liceo Scientifico “Cristoforo Colombo” diventa teatro della protesta dei lavoratori socialmente utili in servizio presso le scuole. Ad incrociare le braccia sono i lavoratori di San Vitaliano, Marigliano, Mariglianella e Brusciano che in linea con la protesta in atto in tutta la Regione da ieri sono passati alla fase dura. Hanno occupato il Liceo impedendo agli studenti di entrare. A manifestare più di cento persone. Intanto niente lezioni per migliaia di studenti. L’ingresso è stato picchettato.
“Da qui non ce ne andremo. Il Ministero deve prendere dei precisi impegni: non può decurtarci gli stipendi e ridurci alla fame”. E’ il grido di protesta dei lavoratori che andranno avanti ad oltranza. Il Ministero, infatti, ha annunciato un dimezzamento degli orari di lavoro e degli stipendi. Dopo tanti tentativi, tante manifestazioni il governo centrale da circa sette mesi non intende chiudere la vertenza rispetto alle richieste dei lavoratori (il mantenimento delle 36 ore e l’esclusione della cassa integrazione), ad oggi la situazione degli Lsu resta fortemente precaria e incerta per oltre 5000 addetti. Dagli 800 euro mensili, infatti, passeranno a 400 euro e ciò con evidenti ripercussioni sul piano della sopravvivenza.
“Come faremo a vivere. E’ assurdo ci danno il benservito”. Sono esasperati i lavoratori a cui negli anni era stata promessa una stabilizzazione. Si ritrovano, invece, a circa 50 anni di età e senza nessuna prospettiva. “Siamo stati solo sfruttati e usati: ci hanno fatto fare anche mansioni che non ci competevano. Abbiamo fatto di tutto: dai guardiani ai bidelli per non far collassare le scuole. E’ indecente quello che è stato fatto nei nostri confronti. Si vergognassero”.
A parlare per tutti è Salvatore De Sena, delegato sindacale della Filcam:”Ci impediscono persino di mettere un piatto a tavola. Non è possibile che le disastrate finanze dello Stato e gli sprechi effettuati dalla politica devono ricadere su chi a stento è riuscito a sopravvivere in questi anni e ad arrivare alla fine del mese. Vergognaaaaaaa”.
Solidarietà giunge ai lavoratori anche dagli studenti che stanno pagando il peso di questa vertenza. Occupazioni ci sono state anche al Primo e al Terzo Circolo Didattico di Casalnuovo: anche qui si chiede lavoro e dignità.
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