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Cronaca Redazione 05 febbraio 2014 23:52 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Dorme sul marciapiede. Le Istituzioni sanno, ma fanno finta di non vedere
MARIGLIANO - Questa è la casa di Enza. “Enza dorme per strada su un marciapiede di via Vittorio Veneto, davanti ai cancelli dove prima c’era un noto fioraio della zona, alle intemperie nei pressi del cimitero di Mariglianella. Le istituzioni sanno, ma fanno finta di non sapere e non vedere”. A denunciarlo è il parroco della chiesa sacro cuore del rione Pontecitra, don Pasquale Giannino, autore di una lettera aperta indirizzata al vescovo Beniamino De Palma, al direttore della Caritas di Nola, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento pari opportunità, al prefetto di Napoli Francesco Antonio Musolino, al commissario prefettizio del Comune di Marigliano, ai responsabili degli uffici sociali e patrimonio del Comune di Mariglianella.
Una situazione denunciata anche dai carabinieri di Marigliano e da un gruppo di persone che si è presa a cuore la situazione, tra cui anche il comandante dei vigili di Mariglianella Andrea Mandanici. Appello duro del parroco anche ai cittadini di Marigliano e Mariglianella. Enza ha appena 40 anni ed è residente a Mariglianella dove è vissuta fino a quando poi le vicende della vita non l’hanno fatta cadere in uno stato di frustrazione psicologica e in povertà. Una situazione ben nota agli uffici sociali. E’ impossibile non vedere Enza, una cittadina conosciuta da tutti che ora vive sul marciapiede nei pressi del cimitero di Mariglianella avvolta nei cartoni e in qualche coperta.
A darle un poco di calore da qualche giorno, Ciuffo, il suo cane. Dormono abbracciati di notte: indifferenti agli occhi di chi non vuol vedere. A prendersi a cuore la sua situazione ora è la vicina comunità parrocchiale di Pontecitra il cui parroco don Pasquale Giannino ha già provveduto ad allestirle una camera presso i locali dell’ex istituto Torricelli di proprietà comunale dove è attivo il servizio Caritas per la distribuzione del cibo. Ma manca l’autorizzazione del comune.
La denuncia è tutta in questa lettera aperta a firma del parroco e della comunità:
”Enza non può stare per strada: è troppo pericoloso. È sana ed in grado di lavorare. Le alterne vicende della vita l’hanno portata però a perdere il lavoro che le consentiva di condurre una vita “normale”. Da qui il resto che si può immaginare fino alla perdita del tetto sotto cui viveva e al vero e proprio randagismo.
Le istituzioni sanno, ma non trovano il coraggio necessario ad assumersi le proprie responsabilità. “La burocrazia!” dirà qualcuno “è tutta colpa della dannata burocrazia!”.Fatto sta che la burocrazia non è un mostro senza faccia. Noi quelle facce le conosciamo e sappiamo che percepiscono uno stipendio per esercitare le cariche che rivestono. Invitiamo dunque quelle facce a farsi carico delle proprie responsabilità e a prendere finalmente in esame il caso che come comunità gli abbiamo presentato nei giorni scorsi.
Nello specifico chiediamo ai preposti funzionari del Comune di Marigliano, di firmare prima possibile l’autorizzazione ad ospitare Enza e “Ciuffo” ( il cane che accompagna la donna da quando la stessa è caduta in disgrazia) nello spazio che Don Pasquale Giannino, il parroco della parrocchia Sacro Cuore, ha allestito all’interno dei locali dell’istituto Torricelli di Pontecitra. Prendendoci cura di questa donna noi affermiamo la nostra volontà di continuare a restare umani a dispetto dei tempi e della superficialità con la quale vorrebbero farci affrontare l’esistenza. Continueremo perciò a pretendere con fermezza ed intransigenza che tutti facciano fino in fondo la propria parte. Faremo in modo di denunciare e rendere pubblici i nomi ed i cognomi di quanti omettendo di comportarsi come prescritto, vorranno di fatto abbandonare per strada Enza, il suo cane e tutta la dignità che a fatica, quotidianamente, abbiamo iscritto nel patrimonio genetico della nostra comunità.
La battaglia è dunque appena cominciata, nessuno si senta escluso!”.
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