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Cronaca Redazione 27 novembre 2013 22:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sventata truffa dei carabinieri di Marigliano agli ordini del maresciallo Raffaele Di Donato
MARIGLIANO - “Fate un’offerta per i bambini malati di tumore”. Facevano leva sui sentimenti della gente per raccogliere fondi rilasciando persino le ricevute di una nota Associazione con sede a Portici, che da anni si occupa di infanzia e tumori. Sembrava tutto regolare e la gente con fiducia metteva mano al portafoglio non facendo venire meno la propria solidarietà per i bambini sofferenti. Solo che presso l’Associazione di cui dicevano di far parte nessuno li conosceva.
A scoprire la truffa sono stati i carabinieri di Marigliano, al comando del maresciallo, Raffaele Di Donato, che hanno denunciato per il raggiro in concorso due persone di Casalnuovo: il ventinovenne F.C, e la 34enne C.D. Entrambi bussavano di porta in porta con un blocchetto falsificato con il quale raccoglievano offerte a nome dell’Associazione estorcendoli con l’inganno agli ignari benefattori ai quali veniva rilasciata anche la ricevuta.
Il giro delle case avveniva a partire dalla prima mattinata ed è stato proprio in mattinata, che i carabinieri li hanno colti in flagranza di reato. Erano all’incirca le nove quando i militari della locale caserma li hanno deferiti all’autorità giudiziaria in stato di libertà.
I due da ben due mesi stavano passando al setaccio il territorio recandosi porta a porta e raccogliendo denaro contante. L’indagine è scattata in seguito ad una segnalazione di un cittadino il quale si è reso conto che dietro i panni dei due paladini della solidarietà si nascondevano dei truffatori esperti. La coppia è stata colta in flagranza di reato dai carabinieri proprio durante la riscossione di una somma di denaro.
Dagli accertamenti effettuati dai militari è venuto fuori che i due erano del tutto estranei all’ Ente benefico. E così la raccolta giornaliera di fondi è stata stroncata sul nascere. Ora si aspettano tutti i provvedimenti del caso da parte dell’autorità giudiziaria. Un esempio di collaborazione tra i cittadini e l’Arma di Marigliano che rompendo i muri del silenzio ha permesso di porre fine alla rete di raggiro.
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