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Cronaca Redazione 20 novembre 2013 23:37 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CASALNUOVO - A 18 Ambiti territoriali della Campania, quelli cioè che hanno già avuto la conformità regionale al Piano Sociale di Zona, la Regione Campania, con la dirigente delle Politiche Sociali Rosanna Romano, ha inviato una richiesta di candidatura per progetti Ministeriali, che finanzieranno attività per ridurre l'istituzionalizzazione di minori a rischio.
L'Ambito n.21 Comune di Casalnuovo ha aderito all'iniziativa attraverso un progetto redatto dall'ufficio di Piano a firma del coordinatore Bellobuono del caposettore alle Politiche sociali Guercia.
Il Progetto si chiama P.I.P.P.I (programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione) e servirà a potenziare la tutela dei minori a rischio del territorio di Casalnuovo, attraverso un lavoro di coaching rivolto alle famiglie ed ai minori ad alta potenzialità di istituzionalizzazione, coinvolgendo assistenti sociali ed educatori.
P.I.P.P.I. renderà operativo, una volta passato il vaglio della selezione progettuale regionale, i servizi che già sono esistenti nell'Ambito N.21: l'Ambito 21 è stato preselezionato per la candidatura proprio per i servizi attivi per minori ed adolescenti,.
A tal proposito l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Casalnuovo: “Candidandoci al progetto P.I.P.P.I., onoriamo nel migliore dei modi la giornata mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza. Essere selezionati per progetti sperimentali dalla Regione Campania è un soddisfazione non di poco conto, che premia il lavoro di tutta la struttura dei servizi sociali della nostra città".
“Abbiamo già attivi attraverso il nostro servizio sociale professionale – continua l’assessore Corcione - progetti rivolti ai minori a rischio. La tutela dei minori e il mantenimento di una rete sociale di protezione che eviti la loro istituzionalizzazione, è uno degli obiettivi della nostra Amministrazione. In questi anni abbiamo lavorato riducendo al minimo la presenza di nostri minori nelle Case Famiglia. In un moderno welfare a tutti i livelli e non solo per i minori,
l'istituzionalizzazione è sempre una una sconfitta per la società. Noi abbiamo puntato e punteremo sempre di più a forme di welfare inclusive e non esclusive di soggetti fragili a rischio di esclusione sociale.”
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