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Cronaca Redazione 17 novembre 2013 20:53 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Novembre è stata dichiarata "La Giornata Mondiale del Diabete", istituita nel 2006 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate da Diabete Italia, si è svolta il 10 novembre u.s. una manifestazione anche a Marigliano (NA), organizzata dal Lions Club di Marigliano con il supporto di altre associazioni di volontariato (Associazione Italiana Sicurezza Ambientale, Ambiente Azzurro ed Associazione Culturale "Quelli che ..."). La manifestazione si è svolta in Piazzetta Annunziata ed è stata coordinata dal dott. Masi Stefano, diabetologo dell'ASL Salerno, nonchè socio del Club Lions di Marigliano, per diffondere informazioni sul diabete e la sua prevenzione con la distribuzione di brochure e volantini, ma soprattutto praticando il classico "controllo della glicemia capillare" in piazza, oltre che compilare questionari per la valutazione del rischio di diabete, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui corretti stili di vita.
Sono state effettuati circa 100 screening con compilazione dei questionari di rischio, valutazione della glicemia capillare, misurazione della pressione arteriosa e frequenza cardiaca, oltre che rilievi antropometrici (peso, altezza, circonferenza vita e BMI). Altresì, i pazienti sono stati invitati a firmare le "Cartoline per l'Assessore" che saranno recapitate all'Assessore alla Sanità della Regione Campania per l'adozione del Piano Nazionale sul Diabete, che propone un approccio moderno e globale alla prevenzione ed alla gestione della malattia diabetica, in cui il paziente è posto al centro di un percorso diagnostico-terapeutico, che consente un accesso facilitato agli ambulatori specialistici, agli esami ematochimici, ai farmaci ed ai presìdi e che sia soprattutto scevro da discriminazioni e differenze regionali.
I numeri del diabete sono apocalittici, siamo in presenza di una epidemia, che in futuro creerà grandi problemi di salute pubblica, soprattutto, in relazione ai costi che saranno insostenibili da parte dei sistemi sanitari nazionali. I malati di diabete nel mondo nell'anno 2010 erano circa 285 milioni, ma nel 2030, secondo le proiezioni, saranno circa 438 milioni ed in Italia, attualmente, a fronte di circa 3.3 milioni di diabetici (5 % della popolazione), vi è un altro milione (circa 1.6 % della popolazione) di persone che hanno il diabete mellito di tipo 2, ma non sono state diagnosticate; oltre alle persone che hanno difficoltà a mantenere la glicemia nella norma (cosiddetto pre-diabete) che riguarda circa il 4.3 % della popolazione. La prevalenza del diabete mellito in Italia, stratificata per area geografica e sesso indica una disposizione a "macchia di leopardo" con regioni del Sud che presentano una prevalenza del 7.5-8 %, mentre la prevalenza media italiana della malattia diabetica è di circa il 5-6 %; tale prevalenza aumenta all'aumentare dell'età dei pazienti, arrivando fino ad una prevalenza del 16-18 % nei pazienti di età superiore ai 75 anni.
Ma cosa si può fare per ridurre e/o contrastare questi dati di vera e propria pandemia? Ci risponde Il dottor Stefano Masi, coordinatore della manifestazione:” si può fare molto, bisogna essere motivati, supportati e soprattutto bisogna agire subito, alla minima alterazione del metabolismo dei carboidrati, perchè modificare lo stile di vita in questa primissima fase, significa spesso riuscire a prevenire il diabete o ritardare la progressione, da forme cosiddette di pre-diabete al diabete mellito tipo 2 vero e proprio. Non bisogna porsi grandi obiettivi, come drastici cali ponderali, ma piccoli obiettivi, come la riduzione del peso corporeo del 5 %, già potrebbe essere sufficiente per abbattere il rischio cardiovascolare. E' necessario essere attivi, non essere sedentari, basta semplicemente camminare a passo svelto ogni giorno e ridurre il "giro-vita" fino ad 80 cm nelle donne ed a 94 cm negli uomini.
Poche ma semplici regole: ridurre le quantità di carboidrati assunti, ridurre le porzioni di pasta e pane, evitare gli alcolici ed i fuori-pasto, evitare dolci e bevande zuccherate, mangiare molta frutta e verdura, ridurre i grassi animali e gli insaccati, ridurre l'introito di sale da cucina a circa 5 gr/die.” Ribadisce e sottolinea, ancora, il dott. Masi,” che queste semplici modifiche del "Life-Style" sono sufficienti per ridurre la progressione a diabete mellito di tipo 2 delle persone con alterata glicemia a digiuno (IFG) o ridotta tolleranza ai carboidrati (IGT), come hanno dimostrato molteplici studi, come il DPP (Diabetes, Prevention Program Research Group), pubblicato sul New England Journal Medicine nel lontano 2002, che ha mostrato in maniera inconfutabile che la modifica dello stile di vita ritarda la progressione a diabete mellito nel 58% dei casi, rispetto al gruppo che utilizzava la metformina, farmaco utilizzato per la cura del diabete mellito di tipo 2, che riduceva la progressione del 38 %".
Presenti alla manifestazione il Presidente del Club di Marigliano, Francesco del Litto, il Presidente di Zona V, Giovanni Meo ed il Presidente del Club di Pomigliano D’Arco, Sabatino Trombetta.
I risultati di questo screening saranno presentati il 12 dicembre c. a. alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Marigliano, dove si discuterà, ancora, di prevenzione del Diabete Mellito di tipo 2 con la partecipazione di illustri accademici dell 'Università di Napoli. Anche questo evento sarà organizzato dal Lions Club di Marigliano.
Giovanna Giaquinto
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