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Cronaca Redazione 11 novembre 2013 22:53 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
SAN VITALIANO - Riparte la Pro Loco di San Vitaliano con un nuovo Direttivo animato da buoni propositi. Intervista al nuovo presidente Antonio Porcaro.
La rivalutazione della Pro Loco a San Vitaliano è stata dettata da qualche esigenza specifica?
La Pro Loco a San Vitaliano è sempre esistita sin dal 1991, anche se negli ultimi anni le attività si sono limitate a pochi eventi . Il nuovo direttivo, animato da buoni propositi e forte senso di responsabilità e pronto anche con sacrificio, ad operare affinché le attività sociali, esistenti sul territorio ripartano con nuovo slancio rivalutandosi attraverso la nuova Pro Loco.
Che influenza ha avuto l’interessamento del Sindaco Antonio Falcone affinché questa realtà riprendesse ad operare sul territorio?
Il Sindaco Falcone già si è interessato da un paio di anni per ridare animosità alla Pro Loco, per poter chiaramente fare il passaggio tra la vecchia gestione e una nuova gestione rinnovata, sono intervenute anche le autorità, regionali e provinciali dell’UNPLI (unione nazionale pro loco Italia). E’ lui che si è attivato per fare la prima assemblea e ha firmato come promotore di questa nuova realtà. Ha condotto l’Iter per il rinnovo del Direttivo da giugno a novembre 2013. Il Sindaco si è attivato molto, fermo restando che la Pro Loco non fa politica, non è politica, ma si serve della politica. Questa è una cosa importante che ci siamo prefissati: il gruppo direttivo non intende farsi politicizzare o farla politicizzare. Ci fa piacere che le autorità politiche ci siano vicine per poter agire a favore dei cittadini
La Pro Loco è uno strumento di utilità sociale. In virtù di questo, quale beneficio Lei pensa possa apportare alla comunità di San Vitaliano e come vi prefiggete di operare?
La Pro Loco è una associazione di volontari di natura privatistica senza scopi di lucro, avente come obiettivo la promozione turistica, culturale, ambientale e sociale. Abbiamo sentito questa necessità perché il nostro paese sta perdendo identità, tutti i valori principali sono un po’ caduti: la famiglia, la scuola, la convivenza, l’appartenenza al territorio, l’attaccamento all’amore per il territorio e , l’attaccamento alla conservazione delle tradizioni. Ci sentiamo obbligati ad un senso del dovere di fronte a queste realtà, di impostare, come liberi cittadini, una rigorosa successione delle necessità che ci vogliono sul territorio, agendo, ridando vitalità. Ci dobbiamo scrollare da dosso quella apatia che si è venuta a creare e che ci sta attanagliando e si sta impossessando di tutti , sviluppando sul territorio quella cultura, quella visione della vita che mette lo spirito di servizio al centro dello sviluppo positivo della società.
Nell’immediato futuro, quali sono i vostri programmi?
Programmi ancora non ne abbiamo fatti, visto che da poco ci siamo costituiti. Stiamo impostando la cosa e ci stiamo ponendo degli obiettivi da raggiungere. Desideriamo molto avere la partecipazione dei giovani alle attività che andremo a programmare, non escludendo, a loro volta, le idee di quelli che sono più avanti negli anni, creando un unico corpo, essere capaci di saper coniugare il “vecchio” e il “nuovo”, dove l’uno può apprendere dall’altro. Cercheremo di sensibilizzare anche le scuole, ciò che vogliamo è di metterci al servizio della comunità di San Vitaliano con diversi programmi: culturali, sociali, vogliamo anche trattare l’argomento dell’ambiente, alquanto ricorrente. Cominceremo con il rifare lo Statuto in quanto quello del 1991 non è riconosciuto. Uno dei primi obiettivi è quello di incontrare tutte le associazioni che si trovano sul territorio di San Vitaliano e zone limitrofe, come Scisciano e Nola che sono più in contatto con noi.
Dott. Porcaro, in qualità di presidente quanto si sente responsabile e quanto pensa di poter dare a questa nuova realtà?
In effetti è una nuova realtà. Tanti anni fa un candidato a Sindaco di San Vitaliano mi propose la candidatura nella propria lista, mi rifiutai rispondendogli che la politica non era per me, ma se si fosse trattato del sociale vi era tutta la mia disponibilità, essendo questo un campo che mi ha visto impegnato con diverse cariche ( presidente e socio del “Lion Club” Giordano Bruno di Nola, Presidente e Fondatore del CRAL presso il Ministero dei Trasporti, Motorizzazione di Napoli; partecipazione e collaborazione con la Caritas Diocesana). Ho sperimentato quanto sia bello dedicarsi all’altro per il bene comune. Anche il nuovo Direttivo è animato dallo stesso senso di responsabilità nei confronti della cittadinanza, la voglia di fare qualcosa per il paese di San Vitaliano, una sorta di rivalutazione. Essere, quindi, un punto di riferimento per tutti i cittadini per la società civile in cui viviamo.
Giovanna Giaquinto
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