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Cronaca Pasquale Iannucci 14 agosto 2013 00:40 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
SAVIANO - Anche quest’anno un gruppo di fedeli di Saviano, sotto la guida del giovane Sacerdote Don Paolino Franzese ha avuto la gioia di visitare i luoghi sacri della Madonna di Medjugorje; quei luoghi dove solo da pochi decenni (24 Giugno 1981) continuano le apparizioni ad alcuni veggenti della Beata Vergine Maria o della Signora, come la chiama il popolo devoto con affezione. Nonostante, le diverse negazioni, le opposizioni, le resistenze ed i boicottaggi degli increduli, Medjugorje è diventato un centro mondiale di pace, di preghiera, di conversione, di digiuno e di penitenza.
Un Santuario ove accorrono milioni di persone e tutti coloro che sono alla ricerca di Dio, spiritualmente stimolati dall’atmosfera tranquilla e lo scenario umile e semplice. Il Pellegrinaggio che si è svolto dal 19 al 24 Luglio 2013, ha comportato un viaggio in Pullman e la traversata dell’Adriatico con la nave “Regina della Pace”, partendo dal Porto di Ancona e giungendo a Spalato, da dove si è proseguito per la cittadina Erzegovina attraversando la frontiera Bosnia. Il gruppo Savianese ha soggiornato per 4 giorni in un albergo nei pressi del Santuario con l’intento di vivere intensamente nella preghiera tutti i riti religiosi che si svolgevano, visitare i luoghi sacri e alcune bellezze naturali della zona.
La meraviglia e l’emozione ricevuta dal viaggio spirituale viene trasmessa dai pellegrini non in forma fantastica, ma come testimonianza reale di aver vissuto momenti esaltanti al cospetto di vari fenomeni incomprensibili visti e memorizzati attraverso attrezzature fotografiche. Il coinvolgimento spirituale inizia con la visita al Cristo, statua eretta nel viale del giardino alle spalle del Santuario. Da una piccola apertura della gamba destra della statua in bronzo cola in continuazione una goccia di sudore umano che i fedeli asciugano e conservano in segno di devozione e protezione. Qui si sono assistiti anche ai diversi fenomeni del sole: rotazione in senso orario, circondato da una corolla di petali rosa, l’Ostia al di sopra di un calice e l’immagine della Madonna nella conformazione delle nuvole. In onore della Madonna, poi, ci sono state le due grandi scalate: la collina delle Apparizioni e la collina del Crocifisso.
Entrambe difficili e dure da percorrere, in quanto la salita e la discesa presentano un sentiero pericoloso e sconnesso, composto da sassi sporgenti, taglienti e aguzzi che fuoriescono dalla base del calpestio. Grazie alla Madonna, tutti riescono inspiegabilmente a raggiungere la vetta. Ragazzi, adulti, anziani e anche persone con difficoltà motorie aiutati da bastoni o sostegni umano, soddisfatti,riescono a superare l’arduo percorso. Inoltre è stata ascoltata la testimonianza del miracolato Ivan che ha raccontato di aver ricevuto dalla Madonna la guarigione da un male incurabile ed è stata effettuata la visita alla Comunità “Il Cenacolo” di Suor Elvira: la Suora che ha creato nelle vicinanze di Medjugorje un grosso centro per l’integrazione dei ragazzi tossici dipendenti, organizzato attraverso la lavorazione e la composizione di prodotti messi in commercio, per l’autofinanziamento.
I pellegrini hanno provato ancora emozioni nell’ammirare l’incantevole paesaggio naturale e incontaminato delle Cascate di Kravice. Paesaggio con acqua zampillante, limpida, fresca proveniente da varie alture della collina che cascano con violenza nel lago sottostante. Una zona rupestre in cui la mano dell’uomo è intervenuta solo per creare una scala agevole per scendere al bacino del lago. Infine, è quasi obbligo, la visita alla straordinaria cittadina Mussulmana Mostar piena di baracche – stand espositivi fantasiosi e spettacolari, stradine strette con selciato marmoreo e casolari variopinti coperti da lastre di marmo, botteghe, negozi pieni di prodotti originali,particolari e affascinanti Moschee dal carattere mistico e misterioso. I Pellegrini ringraziano la Beata Vergine per averli condotti alla sua presenza insieme alle proprie pene, alle gioie e alle speranze e la pregano ancora di aiutarli a superare gli impegni e le difficoltà quotidiane.
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