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Cronaca Silvia Giustiniani 07 agosto 2013 22:36 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MONTEFORTE IRPINO - Era il 28 luglio quando dal viadotto di Monteforte Irpino precipitava un pullman turistico. Lo schianto aveva tolto la vita a 38 persone, ma sembra che la morte non fosse ancora abbastanza soddisfatta del suo operato e così ieri ha portato via con sé anche la giovane Simona Del Giudice, sedicenne che si trovava su quell’autobus con la sua famiglia e che inizialmente era stata scambiata per la sorella Silvana, ventunenne, morta sul colpo al momento dello schianto.
E’ passata poco più di una settimana da quel giorno, eppure la disgrazia in Irpinia continua ancora oggi ad infliggere sofferenza e preoccupazione. Clorinda Iaccarino, madre di Simona e Silvana che ha perso in quel terribile incidente anche il marito Antonio Del Giudice, è fortemente decisa a non accettare l’operazione al bacino, fondamentale per le sue future condizioni di salute. Versa in uno stato confusionale la donna, la quale è ancora ignara di quanto accaduto alla sua famiglia.
Continuano intanto le indagini. Sotto inchiesta i dipendenti di Autostrade per l’Italia Michele Renzi e Antonio Sorrentino, ritenuti responsabili delle condizioni di quel tratto dell’autostrada, e Gennaro Lametta, proprietario del mezzo sul quale viaggiavano i passeggeri, e che ha perso nella strage suo fratello Ciro, l’autista. Pare che le barriere fossero prive di cerniere laddove è precipitato l’autobus, mentre per quanto riguarda quest’ultimo avrebbe subito dei danni oltre un chilometro prima del luogo dell’impatto, perdendo parti dell’impianto di trasmissione, la cui rottura avrebbe tagliato i tubi dell’aria che consentono ai freni di funzionare.
Ad oggi, la causa scatenante di quel tragico incidente resta ancora un mistero. Che sia colpa degli addetti ai lavori per la manutenzione delle strade o del proprietario del pullman, niente potrà restituire a ben 39 famiglie le persone amate perse nell’accaduto. E’ necessario che le indagini vadano avanti e che venga fatta giustizia. Magari da questo spiacevolissimo episodio qualcuno imparerà che bisogna fare maggiore attenzione, che è fondamentale aumentare i controlli sui veicoli e sulle strade. Intanto, 39 persone hanno perso la vita. E’ a dir poco terribile, assurdo e il dolore lasciato nessuno potrà mai portarlo via.
Silvia Giustiniani
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