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Cronaca Redazione 21 maggio 2013 15:44 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Verdi Ecologisti: " le prostitute dovrebbero operare in case chiuse e pagare le tasse invece di stare per strada anche fuori i luoghi di culto ed essere sfruttate dalla camorra. L' esempio di Salerno dovrebbe essere seguito da tutti i comuni della Campania".
SALERNO - Lotta alla prostituzione nel territorio comunale di Salerno: il sindaco Vincenzo De Luca ha emesso una nuova ordinanza che vieta la prostituzione sull'intero territorio comunale. In particolar modo viene «vietata con qualunque modalità e comportamento, nei luoghi pubblici, negli spazi aperti o visibili al pubblico». Confermate le sanzioni in vigore dal 2008, con il pagamento per i trasgressori di una multa di 500 euro. Negli ultimi tempi sia la Questura di Salerno, sia la Polizia Municipale hanno rinforzato i controlli per eliminare la prostituzione da alcune strade del capoluogo.
"L' esempio di Salerno - spiegano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il portavoce del Sole che Ride della Provincia di Salerno Flavio Boccia - dovrebbe essere seguito anche da Napoli e da tutti i comuni della Provincia e dall' intero casertano e avellinese. Infatti è uno scempio che in ogni ora del giorno e della notte migliaia di prostitute svolgano la loro "attività" per strada e siano sfruttate dalla criminalità che viene foraggiata dal loro operato. Inoltre dovrebbero pagare le tasse e operare in luoghi riservati lontano da occhi indiscreti e controllate a livello sanitario. Invece si continua ipocritamente a non far nulla nel nome di una lotta ideologica contro la prostituzione che nei fatti ha solo prodotto maggiore degrado e portato le lucciole ad essere dovunque compreso l' ingresso delle Chiese o dei luoghi di culto come avviene ad esempio fuori al Santuario di Pompei".
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