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Cronaca Redazione 07 maggio 2013 16:02 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Operazione della GdF con la Procura di Nola tra Ottaviano e Camposano
CAMPOSANO - La Compagnia della Guardia di Finanza di Nola, agli ordini del magg. Giacomo Scilì Bellomo,
comandante - Gruppo di Torre Annunziata , su delega della Procura della Repubblica di Nola,ha eseguito un decreto di sequestro preventivo riguardante diversi immobili, conti correnti e altre disponibilità finanziarie per un valore di oltre 500.000 euro, nei confronti di due soggetti residenti a Ottaviano, gestori di una società che, negli anni dal 2006 al 2011, ha esercitato prevalentemente l'attività di prestazioni di servizi erotici mediante l'utilizzo di numerazioni telefoniche a tariffazione specifica (le cosiddette "hot line"), omettendo di dichiarare i cospicui introiti, in totale evasione delle imposte dirette e dell' Iva.
Nel corso delle indagini, è stato accertato che la società, con sede di fatto in Camposano, operante nel "particolare" settore economico, era totalmente sconosciuta al fisco, pur avendo realizzato un volume d'affari di oltre 1.250.000 euro da qualificarsi quale "guadagno netto", ove si consideri che, per operare, la società si avvaleva semplicemente di un normale telefono e di una web cam. In particolare, avendo acquistato il diritto all'utilizzo di alcuni numeri telefonici a tariffazione specifica (da vari gestori telefonici ovvero da società intermediarie), la società forniva i propri servizi erotici alla platea dei "consumatori finali". Questi ultimi, chiamando tali numeri, corrispondevano al "gestore telefonico", mediante l'addebito in bolletta, la tariffazione prevista per quel servizio. A sua volta il gestore telefonico, dopo aver trattenuto il suo compenso, stornava la restante parte
dell'incasso alla società.
Le prestazioni telefoniche venivano, di fatto, fornite da una donna, Landolfi Rosaria,
residente in Camposano, che era rappresentante legale della società. Tale carica, però,
era solo formale. Le indagini, infatti, hanno consentito di individuare il reale
amministratore, Catapano Antonio, residente in Ottaviano. È stato accertato, tra
l'altro, che lo stesso, avendo la disponibilità dei conti correnti societari, si è
appropriato indebitamente delle somme accreditate; tali valori venivano poi
reinvestiti in strumenti finanziari da parte della moglie convivente, Mauriello Angela,
che risponde per questo del reato di riciclaggio.
Gli accertamenti bancari compiuti nel corso delle indagini hanno consentito, data
l'assenza di una contabilità ufficiale, diricostruire l'effettivo volume d'affari della
società, su cui sono state evase le imposte sui redditi e l'!va.
Con l'operazione odierna, la procura della Repubblica di Nola, con la collaborazione della Guardia di
Finanza di Nola, ha ricostruito un collaudalo sistema illegale posto in essere dagli
amministratori di fatto, giungendo pertanto al sequestro di due imlllobili si li nel
comune di Ottaviano, conti correnti e altri strumenti finanziari nella disponibilità dei
coniugi, ritenuti di valore sproporzionato rispetto agli esigui redditi dichiarati. Gli
stessi sono indagati per i reati di evasione fiscale, appropriazione indebita, rieiclaggio
c occultamento di scritture contabili.
Il sequestro è stato reso possibile anche grazie all'applicazione della norm3 che,
introdotta con la legge lìnanziaria per il 2008, estende ai reati tributari la c.d. "confìsca per equivalente", ossia la possibilità, qualora non si possa procedere allanconfisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato, di "aggredire comunque i beni di cui il reo abbia la disponibilità, per un valore corrispondente al suddetto prolìtto. L'operazione odierna costitiusce un ulteriore risultato dell'Autorità Giudiziaria e
dalla Guardia di Finanza, impegnate quotidianamente nelle attività a contrasto delle
forme più insidiose di evasione fiscale e, in generale, a tutela della sicurezza
economico lìnanziaria dell'area nolana.
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