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Cronaca Redazione 02 maggio 2013 18:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Verdi:ogni giorno l' utenza soffre disagi da paese sottosviluppato. Baby gang scatenate urinavano nei vagoni e tiravano pallonate addosso all' utenza soffocata dal caldo.
NAPOLI - Sono stati tutti ripristinati i 30 treni della Circumvesuviana danneggiati da teppisti durante la giornata di ieri a Napoli e in provincia. Il personale dell' officina di manutenzione, dislocato tra le sedi di Ponticelli, Sorrento e San Giovanni a Teduccio , ha lavorato fino alle 5 di questa mattina consentendo il ritorno in esercizio dei convogli.
"L' inferno del 1 maggio sulla circumvesuviana di Napoli - denunciano il responsabile regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli con il conduttore della Radiazza Gianni Simioli che hanno raccolto stamane decine di denunce in diretta radiofonica dell' utenza ormai inferocita che si è rivolta anche all' autorità giudiziaria e che ha raccontato nei dettagli gli episodi della vergogna che purtroppo si ripetono ogni giorno - con la figuraccia mondiale del neo Ministro ai Beni culturali Bray rimasto a piedi assieme a migliaia di utenti è l' ennesimo simbolo del fallimento del trasporto pubblico in Campania.
Le scene dei treni sovraffollati e delle baby gang scatenate sono frequenti nei giorni di festa e nei week end da molto tempo. Era tutto prevedibile ed anche ampiamente annunciato dai sindacati che avevano addirittura chiesto maggiori controlli proprio alle forze dell' ordine ed alla Prefettura. Oltre alla vandalizzazione dei treni con i coltelli e temperini diversi ragazzini hanno anche urinato nelle vetture davanti a tutti e tirato pallonate addosso all' utenza soffocata dal caldo visto che la gran parte dei vagoni funzionanti sono privi del servizio di aria condizionata.
Non bastano più le scuse dell' assessore Vetrella e dei vertici Eav. Oltre che al Ministro le dovrebbero rivolgere ogni giorno all' utenza ed ai turisti a cui offrono oramai un servizio scadente da paese sottosviluppato. Non si può continuare a gestire in questo modo il trasporto pubblico campano privo di risorse, della sicurezza e spesso anche dell' igiene minima".
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