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Cronaca Redazione 20 aprile 2013 00:56 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Al primo circolo didattico di Casalnuovo approda "La rondine dell'anima
CASALNUOVO - Apriamo il cassetto dell'anima. Al primo circolo didattico i bambini si raccontano unendo i propri sentimenti in una grande anima collettiva. Si tratta di un modo di conoscere meglio se stessi attraverso la lettura del best seller di Michael Snuit: "La rondine dell'anima".
Si apre così il cassetto dell’anima alla scoperta dei sentimenti. C’è il cassetto della gioia e quello della tristezza, il cassetto dell’invidia e quello della speranza. E ancora quello della pazienza e del nervosismo, della dolcezza e della cortesia,. Ma il più bel cassetto è quello dei sogni segreti, quello che non viene mai quasi aperto. Al primo circolo didattico si scoprono i sentimenti dell’anima, che saltella e fa piccoli balzi di allegria su è giù.
Gli insegnanti attraverso la lettura di un interessante best seller filosofico di Michael Snunit “La rondine dell’anima” spingono gli alunni a riflettere sui concetti di fratellanza, solidarietà e amore, a partire dalla scoperta di se stessi. Si dialoga, si legge, ci si confronta, si mette a nudo il proprio essere con l’obiettivo di entrare nel complesso mondo interiore. E così a scuola viene attivato un mega cassetto con il compito di raccogliere tutti i loro sentimenti, i sentimenti collettivi, che consentono poi di conoscersi meglio. E così i bambini scrivono le proprie sensazioni su dei foglietti che poi depositano nella cassetta di una grande anima quella scolastica. Un’anima collettiva, dunque, che unisce tutti i sentimenti in ogni istante della giornata e che in tutta libertà gli consente di specchiarsi nel proprio essere. Contrariamente a quanto imposto dalla didattica tradizionale si dà spazio al bambino e al proprio essere. Il tutto in una società sempre più complessa, che impone dei meccanismi nuovi di rapportarsi ai ragazzi e al loro sconosciuto mondo interiore. Che cosa si nasconde dietro agli improvvisi sbalzi di umore di un bambino?
Cosa si nasconde dietro ad un alunno distratto durante le ore di lezione?’ E l’improvvisa aggressività da cosa è determinata? Basta un voto per giudicarli? Sono tanti i perché che al primo circolo didattico gli insegnanti si sono posti cercando di avvicinarsi al mondo dei ragazzi e di guardarlo con i loro occhi: con quello di bambini che non sempre vengono capiti dagli adulti pronti solo a giudicarli e a non cogliere i piccoli segnali di turbamento da cui sono afflitti. Per la piccola Lorena Cardiero il nervosismo è determinato da “alcune persone che ti prendono in giro e ti fanno innervosire”. Francesca Mauro scrive che l’illusione è brutta perché ti fa stare male per po’ di tempo, “io per esempio mi ero illusa di essere una brava cantante”. La piccola Luisa Barbato, invece, interpretando i sentimenti di bene universale della Santa Pasqua scrive:”Io provo pace per tutti. Amo tutti. Vi voglio bene”.
Simona Botta dice che l’amore si prova quando ti batte il cuore per una persona:”è da un po’ di tempo che provo questo sentimento”. Per Simone Frattino la rabbia si prova quando qualcuno non si fa i fatti suoi, ma poi è bello fare pace”. Su un bigliettino anonimo invece c’è scritto che la noia si prova quando l’ insegnante spiega qualcosa che non è interessante e che fa addormentare. Tanti bei pensieri, che fanno intravedere quanto è bello e puro il mondo dei bambini e che in linea con il grande pedagogo Loris Malaguzzi mettono proprio in evidenza che i bambini sono il cento e che bisogna porre al centro dei programmi educativi proprio loro: l’infanzia, dunque, con il proprio arcobaleno interiore.
Luigi Monda
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