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Cronaca Giuseppe Monda 17 aprile 2013 23:57 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un paradosso tutto napoletano
NAPOLI - A margine di un report del centro studi Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), aderente a Confcommercio, presentato martedì al Pizza World Show di Parma, viene segnalato che nelle pizzerie italiane, nonostante il tracollo finanziario e occupazionale , ci sarebbe bisogno di circa 6mila pizzaioli qualificati e che ad oggi risulterebbero irreperibili. "Si fa fatica a trovarli", è intervenuto così il Rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, per diversi anni Presidente del Comitato per la Promozione Valorizzazione e Tutela della Pizza Napoletana, Rosario Lopa.
Il Comitato insieme al ministero e alle associazioni di riferimento,interviene Lopa,si rese promotore del coordinamento per la stesura finale del disciplinare e della realizzazione del logo che ha portato al riconoscimento europeo del marchio STG, (specialità tradizionale garantita).
Naturalmente, prosegue l'esponente dell’Agricoltura, si pose subito il problema di istituire corsi di formazione per aspiranti pizzaioli, allo scopo di salvaguardare l'artigianalità e la storia del prodotto, nonchè le più antiche e rinomate pizzerie campane.
Ormai in tutti i paesi del mondo la PIZZA è presente ma non riporta gli stessi elementi e proprietà tipiche della pizza di tradizione Partenopea che se prodotta con il metodo delle filiera di qualità, potrebbe fare da attrattore turistico in ogni territorio.
Gli ingredienti base della pizza sono essenzialmente poveri e di facile reperibilità (farina, pomodori, mozzarella) e consentono una preparazione veloce purché si impieghi una tecnologia avanzata e uno specifico know how (sapere come).
C'è dunque bisogno di una figura professionale ben specializzata, a tal proposito, continua Lopa, quella dei corsi di formazione è una strada valida e percorribile, perchè l'unica capace di formare completamente una figura che rispecchi quelle che oggi sono le numerose richieste che arrivano dai settori turistici e ristorativi.
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