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Cronaca Redazione 13 marzo 2013 00:36 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Operazione congiunta militari dell'Arma, Polizia, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco
MARIGLIANO - Via gli occupanti abusivi dal parco Di Maio, sequestrato nei mesi scorsi in seguito ad una maxi operazione condotta dalla guardia di Finanza di Casalnuovo - Gruppo Torre Annunziata, che portò alla confisca di 150 beni immobili risultati di proprietà di un 74enne del luogo, Nicola Di Maio, ufficialmente pensionato, ma usuraio.
Ad accusarlo imprenditori e autotrasportatori in difficoltà che si erano rivolti a lui per ottenere somme in prestito, su cui poi erano maturati tassi d’interesse del 50%. L’ingente patrimonio, stimato per 100 milioni di euro, consisteva in due alberghi di lusso, tra cui il san Nicola Park Hotel, a Marigliano, due centri sportivi a Sabaudia, appartamenti, locali commerciali, ma anche conti correnti e titoli. Sette auto di lusso tra cui una Juaguar del valore di mezzo milione di euro e una Mercedes.
Tra i beni confiscati figurava anche il parco “Di Maio” di via Vincenzo Caliendo dove nel frattempo 9 famiglie, tra cui anche pregiudicati di Villaricca e San Vitaliano, violando i sigilli, si erano introdotti godendo di acqua e luce abusivamente collegata agli impianti principali.
Nella prima mattinata, però, un grande spiegamento di forze dell’ordine, tra cui i carabinieri di Marigliano, coordinati dal maresciallo Raffaele Di Donato, il nucleo operativo di Castello di Cisterna, la Polizia, la Guardia di Finanza, i vigili urbani su ordine del Tribunale Sezione Misure di Prevenzione di Napoli e della Procura di Nola hanno provveduto a ripristinare la legalità cacciandoli fuori.
Gli abusivi sono stati sorpresi mentre erano ancora a letto dal blitz. Per chi si è rifiutato di aprire la porta hanno provveduto i fabbri a rendere l’ingresso accessibile alle forze dell’ordine, che hanno eseguito gli sgomberi. Sul posto anche i vigili del fuoco e le ambulanze nel caso si fossero registrati tentativi di resistenza e qualcuno fosse stato colpito da malore. E non solo: anche i tecnici dell’Enel e della Gori che hanno provveduto ad interrompere l’erogazione di luce e acqua abusiva.
Intanto gli sfrattati, rimasti nel frattempo senza tetto, hanno protestato sotto il Palazzo di Città. L’intenzione era di occupare il Comune, ma per fortuna l’intervento tempestivo del maresciallo Raffale Di Donato e dei suoi uomini, ha impedito che ciò avvenisse. Sul posto è intervenuta anche la Polizia con due camion della Celere pieni di poliziotti in assetto da guerriglia e un’autoambulanza, che hanno presieduto il viale del Comune fino alle ore 14:30.
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