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Cronaca Redazione 05 marzo 2013 15:43 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Verdi Ecologisti: " leghisti contenti su FB del rogo a Bagnoli e del crollo alla Riviera di Chiaia: "tutta la città deve bruciare. Peccato che non sia morto nessuno".
NAPOLI - "Non solo Napoli è stata colpita gravemente in queste ultime ore da due gravissimi episodi che potevano trasformarsi in tragedie e hanno segnato pesantemente la cittadinanza - dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo del Sole che Ride al comune di Napoli Carmine Attanasio - ma tanti commentatori on line , spesso amici della lega o addirittura militanti del carroccio, invece di esprime solidarietà stanno addirittura scrivendo commenti orrendi sulle bacheche di facebook dispiacendosi per la mancanza di vittime.
Alcuni si sono rammaricati perché nel crollo della Riviera di Chiaia nessun napoletano ha perso la vita. L. E. Ha scritto: " un altro bel terremoto e torronia ce la leviamo di torno una volta e per tutte". Dopo che è apparsa la notizia del rogo alla città della Scienza i commenti sono aumentati.
S. M. ha auspicato "magari si fosse esteso il rogo al resto della città saremmo a posto" mentre V.S. ha scritto " dobbiamo trattare i napoletani come fecero i tedeschi con gli ebrei. D' altronde hanno cominciato da soli" e infine " Napoli brucia, Napoli brucia. Finalmente".
"Anche se è possibile - continuano Borrelli e Attanasio - che il rogo della Città della Scienza sia stato di natura dolosa vista l' estensione e l' incredibile mancanza di sistemi di spegnimento interni questa struttura va ricostruita rapidamente..
Città della scienza è andata a fuoco e con lei è andata distrutta l' anima disperata e piegata in due della nostra povera Napoli. E' tempo però che i napoletani reagiscano e ricostruiscano la città dalle fondamenta partendo proprio da questo sito che ha sempre fatto parlare bene della città ed è un patrimonio dell' umanità. Città della Scienza deve essere il simbolo della nostra rinascita e la risposta migliore agli insulti e pregiudizi di coloro leghisti e non che ci odiano e godono delle nostre disgrazie. Se le istituzioni non ce la fanno deve essere il popolo napoletano e campano a rimettere in piedi la Città della Scienza. Noi faremo la nostra parte".
Gli studenti napoletani intanto già si sono attivati per soccorrere immediatamente la fondazione Idis.
" Stamane abbiamo iniziato nelle facoltà una raccolta contributi a favore della ricostruzione dei locali di Città della Scienza", spiega Marcello Framondi della Confederazione degli Studenti, "sono tantissimi gli Studenti rimasti letteralmente scioccati per le immagini del rogo di questa notte. Da tutti viene la stessa richiesta: poter dare il loro contributo per un immediata ricostruzione del polmone culturale di Napoli". Aggiunge Antonio Angelino, Presidente del Consiglio degli Studenti della Federico II: "chiediamo al comune, alle istituzioni politiche e culturali della regione, di attivare immediatamente un numero telefonico attraverso il quale, con un semplice SMS poter fare la nostra parte per la ricostruzione immediata di Città delle Scienza. Noi non ci arrendiamo come hanno fatto i nostri genitori".
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