27/04/2024
(109 utenti online)
Cronaca Redazione 04 marzo 2013 00:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un altro storico palazzo di Marigliano rischia di scomparire nella polvere
MARIGLIANO - “Togliete i vincoli dal palazzo della Commenda di Malta". A fare ricorso contro il provvedimento di tutela varato a settembre dalla Soprintendenza è la società Cer.Cal, attraverso i propri rappresentanti Antonio Caliendo e Giosuele Cerciello. Le sorti del palazzo, abitato per secoli dagli antichi monaci cavalieri dell’ordine di san Giovanni di Gerusalemme, dunque, passano nelle mani del Tribunale Amministrativo della Campania, che dovrà decidere se tutelare l'integrità dello storico edificio o darlo in pasto al cemento.
La Cer.Cal, rappresentata e difesa dall'avvocato Settimio Di Salvo, è passata al contrattacco. Ora la storia millenaria del palazzo della Commenda è in pericolo. La scellerata logica cementificatoria non intende affatto tutelarla, come già è accaduto per palazzo Attena raso al suolo nel giro di poche ore per fare spazio ad una lottizzazione, che secondo i magistrati della Procura di Nola, sarebbe truffaldina. Già, infatti, sono stati rinviati a giudizio tecnici e progettisti autori di atti e documentazioni non rispondenti allo stato reale dei luoghi per dare corso ad un notevole aumento di cubatura.
Nel frattempo il Comune. si costituisce in giudizio affidando l'incarico legale all'avvocato Vincenzo Salvati. La Soprintendenza per porre un argine alla cementificazione e all'abbattimento degli storici edifici è dovuta scendere direttamente in campo apponendo una serie di vincoli su diversi beni culturali. L'obiettivo è di bloccare scandalosi abbattimenti come quelli della villa di epoca razionalista "Attena", palazzo Bonazzi di Sannicandro, Di Pinto, la Montagna e ancora palazzo Letizia.
Intanto gli storici si rivolgono direttamente alla Cer.Cal:"Non perseguitate i palazzi storici del territorio, andate a costruire altrove, lasciate in pace la nostra memoria e identità". Stando alla denuncia, infatti, la Cer.Cal sarebbe responsabile anche dell'abbattimento di palazzo Montagna dove in assenza di vincoli fu possibile demolire e poi ricostruire un mega complesso residenziale sulle ceneri di un antico complesso termale.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti