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Cronaca Redazione 20 febbraio 2013 10:59 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sfiorata la rissa al Comune di Nola nella riunione d'Ambito
NOLA - Ieri durante la riunione dei Sindaci dell'Ambito 23, secondo le informazioni, si è sfiorata la rissa. Lo denuncia Salvatore Velardi della Cgil nolana: “Non ci interessa conoscere le modalità dell'accaduto e le motivazioni che lo hanno reso possibile. Ma quello che è successo nel corso della riunione dei Sindaci dell'Ambito 23, tenutasi il 19 febbario presso il Comune di Nola è assolutamente inaccettabile.Bisognava decidere il futuro (o per meglio dire le sorti) dell'Ambito. La riunione, invece, è degenerata e si è conclusa in un clima rissoso, a tratti, finanche aggressivo. Bisognava occuparsi e preoccuparsi di realizzare sull'intero comprensoriio nolano le necessarie politiche sociali ed invece si è giunti, a quanto pare, quasi alle vie di fatto”.
La gestione dell’ex Ambito 11 è da tempo sotto accusa. C’è una profonda spaccatura tra I Comuni più piccoli e quelli più grandi (Nola, Saviano e Marigliano) dell'Ambito 23. Divisi tra loro sono gli stessi Comuni più grandi, che propongono soluzioni diverse.
Il sindaco di Nola ha espresso la volontà di rinunciare al ruolo di capofila, giustificandosi con motivazioni di carattere finanziario.
Ha candidato a quel ruolo il Comune di Saviano. Il sindaco Sommese ha immediatamente respinto l'offerta ed ha proposto, contro la volontà di tutti gli altri Comuni, di prorogare la gestione delle politiche sociali all'Agenzia di Sviluppo.
"Da mesi non vengono pagati gli operatori, i lavoratori delle cooperative sociali, le Associazioni di volontariato. Ai cittadini vengono negati i servizi minimi.
- dice Velardi - Questo stato di cose deve essere affrontato e risolto: i cittadini ed i lavoratori non possono più attendere. La confusione gestionale, la scarsa trasparenza dell'operato, il fortissimo ridimensionamento dei fondi nazionali e regionali, hanno, di fatto, portato alla paralisi dell'Ambito e di ogni intervento a favore delle fasce sociali più deboli. Il contrasto alla povertà, l'integrazione degli extracomunitari, la lotta alle tossicodipendenze, gli interventi a favore degli anziani e delle persone non autosufficienti, l'assistenza socio-sanitaria, sono diventati terreno di interessi particolari, nella migliore delle ipotesi di natura politica.”
La Cgil nolana consiglia di affidare la gestione di Comune capofila dell’Ambito a uno dei Comuni piccoli e di costruire un Ufficio di Piano con dipendenti degli stessi Comuni dell'Ambito. E allo stesso tempo chiede alla politica di fare un passo indietro affinchè le Politiche Sociali nel comprensorio nolano non diventino un nuovo terreno di scontro politico e un luogo di clientele.
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