20/04/2024
(154 utenti online)
Cronaca Redazione 12 febbraio 2013 23:33 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Riceviamo e pubblichiamo
MARIGLIANO - Sono ritornata in questo mio nuovo scritto per rispondere a tutti coloro che hanno letto la mia disperata lettera pubblicata il 16 dicembre scorso, lettera nella quale esprimevo la disperazione mia, di mio marito e di mio figlio per non poter più vivere con dignità a causa della mancanza di un lavoro. Mi rivolgo a chi, rattristandosi, ha letto le mie parole, però non avendo né “ potere “, né “ agganci politici “, né “ giuste conoscenze “, non ha potuto donare lavoro ma ha regalato a noi parole di conforto, ascolto ai nostri affanni, ricordi di onestà e correttezza della nostra vita, incoraggiamenti ad andare avanti e di non mollare mai, sorrisi e condivisione delle nostre delusioni. Ed è a tutti questi amici che ci sono stati vicino nella nostra tristezza che dico grazie dal più profondo dell’anima, grazie di vero cuore.
Ora, mi rivolgo invece a coloro che hanno letto le mie parole e conoscono bene l’infelice situazione in cui viviamo e che pur avendo “ le carte in regola “ per poterci aiutare non lo hanno fatto, forse per paura di essere disturbati dalle nostre incessanti richieste di lavoro? Forse perché il lavoro oggi si dona a coloro che commettono reato e poi riconosciuti nelle carceri come detenuti modello devono essere reintegrati nella società “ lavorando “? Forse per immenso egoismo? O forse perché non siamo nel “ giusto giro “?
Un’idea ho maturato nel corso degli ultimi anni, idea che prende sempre più spazio nella mia mente, credo che l’onestà, a questo mondo, sia come un leone che si è addormentato e non fa più paura! Ricordo anche ciò che diceva Padre Pio oggi Santo :” Chi semina con le lacrime mieterà con giubilo “, ma le mie lacrime e quelle dei miei cari, posso assicurarVi cari lettori, vengono dal dolore e dalle mortificazioni che spesso alcune persone ci infliggono e danno come frutto ,non una buona mietitura, ma aridità di tanti ed egoismo di altri verso noi. Quando mi viene chiesto qual è il mio progetto di vita, io rispondo : “ Aspetto che un giorno passi in fretta ed arrivi quello dopo”, però intanto dono amore, comprensione, affetto e aiuto morale a coloro che ne hanno bisogno.
Vorrei, se mi è consentito, fare una domanda :” Esiste un paradiso per noi?” Forse sì perché all’inferno ci siamo già stati in questa vita !
Maria Serpico
Per chi volesse contattarmi il mio recapito è : 3335757863
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti