25/04/2024
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Cronaca Redazione 01 febbraio 2013 20:57 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Il Comitato Campano dei Pensionati nato a Dicembre 2012 e reso pubblico con il 9 gennaio 2013 comunica l’allargamento da venti a trenta componenti ed il successo della sottoscrizione della lettera appello indirizzata alle più alte autorità dello Stato che ormai è già stato firmata da migliaia di pensionati e lavoratori prossimi alla pensione.
IL Comitato Campano dei Pensionati evidenzia l’intollerabile campagna elettorale fatta essenzialmente su IMU, MPS e centralità degli interessi di impresa e che è sfuggente sui temi delle condizioni materiali, umane e morali in cui sono state ridotte le masse popolari del nostro paese dal governo degli ultimi anni di padroni imbroglioni e banchieri sottoponiamo per questo all’attenzione del confronto politico ed elettorale cinque nostre proposte: 1) Il ripristino, a partire dal primo gennaio 2013, della rivalutazione automatica per tutti i pensionati, o almeno fino alla soglia di pensioni pari a cinque volte il minimo; 2) l'esonero del prelievo fiscale sui redditi da lavoro e da pensione fino alla soglia di € 15.000, oggi scandalosamente tassati ancor più delle rendite finanziarie; 3) unificazione della tariffa di assicurazione auto per la provincia di Napoli alla media nazionale a parità di responsabilità alla guida per superare l’intollerabile abuso incostituzionale che porta i cittadini di queste zone a pagare il triplo rispetto alla media nazionale; 4) il riconoscimento di un salario sociale, e comunque di inserimento, ai giovani usciti dal circuito della formazione e in cerca di lavoro; 5) la convocazione di un tavolo per superare gli accordi separati in FIAT, per ridiscutere le attuali scelte industriali per L’Italia e per avviare un accurata indagine parlamentare al fine di accertare responsabilità individuali ed aziendali di una gestione che riteniamo fuori dal quadro dei diritti costituzionali e statutari; 6) l’avvio di una politica economica e sociale alternativa a quella attuale, centrata sul sostegno ai consumi, sulla redistribuzione del lavoro, sulla riduzione delle mostruose diseguaglianze, sull’uscita da tutte le precarietà, invertendo, così, la scelta degli ultimi governi, che ha portato alla riduzione dei diritti del lavoro.
Su questi temi il comitato composto ora dai seguenti trenta pensionati che si allargherà ulteriormente nei prossimi giorni: Mattia Montanile (Brusciano); Bruno Di Lorenzo (Nola); Renato Marino e Cacace Giuseppe (Scampia Napoli); Antonio Rezzuti (Fuorigotta, Napoli); Mario Vergognini (Napoli); Bonaventura Numerato (Bacoli); Nicola Roncone e Giovanni De Falco (Pomigliano d'Arco); Giovanni Nocerino (Marigliano); Francesco Bruno (Sant'Anastasia); Antonio Napolitano (San Giorgio); Orazio Romano (Casalnuovo); Vincenzo De Vivo (Angri); Vincenzo Belforte (Vico Equense); Angelo Salamone, e Domenico Patriciello (Frattamaggiore); Michele Polise (Somma Vesuviana);); Ciro Di Finizio (Napoli); Antonio Tramontano, Michele Carpino e Giuseppe Rosati (Mariglianella); Luigi Tortora (Castel Cisterna), Tanzi Antonio e D’Avanzo Silvio (Acerra); Marino Murrone (Casavatore); Amistà Vincenzo (Afragola); Cipollaro Antonio (Fiat Avio); Iodice Silvestro (FAG); Cervone Giuseppe (Cimitile); Belfiore Cesare (Pozzuoli), ha scritto una lettera/appello con conseguente raccolta di migliaia di firme, che continuerà nei prossimi mesi e che sarà notificata nei prossimi giorni ai candidati leader delle coalizioni in campo per le prossime elezioni politiche e poi a Parlamento insediato notificato alle più alte cariche istituzionali del paese.
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