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Cronaca Redazione 22 gennaio 2013 22:57 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
BRUSCIANO - E’ stato rimandato al primo marzo il processo d’appello in relazione alla condanna per presunta concussione del sindaco di Brusciano, Angelo Antonio Romano e dell’ex presidente del Consiglio Comunale Salvatore Papaccio. Dovrebbero scontare rispettivamente una pena di 4 anni di reclusione e interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e 2 anni di reclusione (Papaccio).
Questa mattina, però, la quinta sezione della corte d’appello del tribunale di Napoli, giudice Eugenio Giacobini, è stata costretta a rimandare il tutto. A quanto pare, il sindaco Romano, non avrebbe ricevuto la relativa notifica e così sarebbe stato tutto rinviato. A ricorrere in appello è stato lo stesso sindaco Romano. Intanto il pm Valeria Sico punta ad ottenere l’interdizione perpetua dai pubblici uffici per il sindaco Romano.
Ad accusare Romano l’imprenditore edile Angelo Perotta, che, secondo i giudici, non si piegò alla tangente documentando il tutto su delle registrazioni, poi, consegnate ai carabinieri. Perrotta voleva costuire 70 appartamenti in via Padula, ma il Comune non gli rilascio la concessione. In una delle conversazioni, registrate presso il noto locale Mont Blanc di Marigliano, si fa riferimento ad una tangente di 500 mila euro richiesta per conto del sindaco da Papaccio, poi, decurtata in un successivo incontro a 300 mila euro.
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