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Cronaca Redazione 05 gennaio 2013 22:53 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Martedì 8 gennaio 2013, Il Professor Renato Balduzzi, Ministro della Salute, sarà Relatore in un Convegno diocesano, organizzato dal Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. Tema del Convegno: “Questione ambientale e questione sociale, due aspetti di una unica emergenza.”
Facoltà d’Ingegneria SUN – via Vito di Iasi - Aversa, ore 17:30.
Indicare delle emergenze, nel momento storico che stiamo vivendo, è cosa ardua, tante sono le problematiche centrali e fondamentali che richiedono risposte non solo adeguate ma anche urgenti. La mancata realizzazione del diritto al lavoro, che è parte integrante della dignità dell’uomo, l’ avvertita esigenza di un’economia più etica, la assenza di una sicurezza sociale, la diffusa illegalità nei vari ambiti della vita pubblica e privata denunciano il degrado della politica, da anni diventata solo esercizio di potere, determinando conflittualità e violenza.
Questi vari elementi, coniugati insieme, sono stati per la nostra Regione una terribile miscela esplosiva, capace di moltiplicare, nei vari campi, in modo esponenziale i risultati negativi. La mancanza di lavoro e una disonestà incontrollata hanno favorito il rafforzarsi di associazioni malavitose, la cui soffocante azione attenta continuamente alla libertà delle più diverse espressioni della vita associata, con forme di violenza subdole o aperte.
Il fenomeno dell’ecomafia e dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici, che da diversi anni, è alimentato dalla speculazione, dal controllo della malavita organizzata, dalla complicità di politici corrotti e dall’inerzia istituzionale, è uno degli aspetti più macroscopici di una situazione diventata la madre di tutte le emergenze, trasformando il nostro territorio in terra di veleni e di morte.
Questa drammatica situazione deve far riflettere sul mancato ruolo del nostro essere cittadini, perché ridotti a rivestire le figure del “vagabondo” e del “turista” – come scrive Zigmunt Bauman. Ma, il vagabondo vive di espedienti,nella deleteria illusione che il prossimo luogo della sua sosta sarà pieno di sogni e privo di difetti e il turista è privo di progettualità; non ha interesse a capire le cose che accadono intorno a lui; non si sente responsabile degli altri.
Un Convegno serve, anche, a porre interrogativi sulla nostra capacità di vedere, capire, comprendere, perché vivere da cittadini significa immergersi nella realtà. I fatti sono effetto e causa del nostro esistere concreto, non possono essere vissuti nell’indifferenza e nell’apatia. Il non studiare abbastanza, esplorare, porre attenzione alla stanza nella quale la vita si svolge, è un imperdonabile disimpegno.
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