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Cronaca Redazione 28 dicembre 2012 14:29 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Marigliano - Piano Urbanistico Comunale non coerente con le strategie di scala sovra comunale della Provincia e con la proposta del piano territoriale di coordinamento provinciale varato il 25-10-2012. Sotto accusa finiscono 920 alloggi calcolati in più nel nuovo puc di Marigliano, in misura superiore rispetto ai dati Istat, e l'espansione urbanistica prevista nelle aree agricole che per i tecnici di piazza Matteotti non è possibile.
Viene, dunque, restituito al mittente il nuovo PUC, già finito nei mesi scorsi al centro di numerose polemiche e di rinvii a causa della mancanza della valutazione d'impatto ambientale, aggiunta poi solo successivamente, e dei famosi suoli agricoli trasformati in edificabili a macchia di leopardo. La Provincia già aveva espresso il proprio veto. Ora arriva quella che si potrebbe definire una clamorosa bocciatura, ma non è detto, poiché secondo i tecnici non è stato ancora approvato il PTCP dalla Provincia. Nove i punti contestati.
Per la Provincia il fabbisogno aggiuntivo di alloggi indicato nel Puc pari a12.567 alloggi risulta superiore a quello calcolato con i dati Istat pari a 11.062 alloggi; il numero di abitanti al 2021 programmato pari a 32.800 risulta superiore a quello calcolato con la formula dell'interesse composto applicata ai dati Istat pari a 31.125; il fabbisogno di abitazioni previsto al 2021 indicato e pari a 3.037 alloggi, poi programmato a 1.784 risulta superiore a quello desunto dai dati sopra indicati pari a 201 alloggi, a lordo degli alloggi condonabili; l'ipotesi di espansione nelle aree agricole ordinarie non è possibile in quanto dalla cartografia visionata dai tecnici della Provinca emerge che le aree del territorio comunale sottoposte al piano territoriale di coordinamento provinciale non sono ancora sature; dalla cosultazione si evidenziano contrasti nelle tavole e nelle tabelle.
Clamorosi strafalcioni che rischiano di favorire la speculazione edilizia in favore del mercato del cemento contro la piccola edilizia abitativa e calcolati sulla base di un incremento della popolazione non in linea con i dati Istat, che parlano di una diminuzione della popolazione che scappa al Nord per trovare lavoro. Il Puc, infatti, è stato redatto sulla base dei dati dell'ufficio anagrafe e non di quelli Istat consentendo neanche a farlo apposta un incremento di alloggi ingiustificato rispetto ai dati ufficiali di riferimento.
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