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Cronaca Redazione 26 dicembre 2012 21:48 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
A Marigliano "E' Festa" solo in alcuni luoghi: restano fuori le periferie e Pontecitra
MARIGLIANO - Secondo uno studio de l'Economist, un diciottenne del 2031 avrà un'aspettativa di vita migliore nascendo in Svizzera o in Australia. Il giornale inglese si pronuncia in questo senso valutando in proiezione alcuni parametri economici, aggiungendo che il peggior posto dove nascere oggi per un maggiorenne di domani è la Nigeria. Tra Svizzera, Australia e Nigeria c'è tutto il resto del mondo in mezzo, al quale pare siano assicurate ampie zone di grigio.
Ora leggere un articolo del genere nei giorni di Natale, mi fa pensare a cosa succederebbe se Giuseppe e Maria, consapevoli delle proiezioni del giornale inglese, decidessero di dare una spallata alla storia, assicurando al loro bambino un futuro migliore tra i cantoni elvetici o nella terra degli aborigeni. Eppure, scherzi a parte, la risposta è facile: se anche potessero sceglierebbero ancora Betlemme. Al massimo un posto simile ad esso e mai la più lussuosa delle camere di una clinica, ma la fredda mangiatoia riscaldata dal sistema più ecosostenibile che ci sia, l'impianto a fieno bue-asinello. Quello è un bambino che non fa calcoli, che non dà per ricevere, non è armato di scaltrezza perché Egli non nasce per se stesso ma per rinnovare la certezza di far sentire gli uomini esseri amati.
Eppure se la Svizzera, l'Australia e la Nigeria possono apparirci così distanti, c'è chi pensa che nella stessa città possa esserci un Natale di serie A e qualche altro di serie inferiore. In questo mare grigio c'è sempre qualcuno pronto a sostenere che il suo grigio sia di una tonalità più luminosa.
L'Amministrazione comunale di Marigliano, per esempio, ha organizzato "E' festa", una rassegna di musica e cultura con diversi eventi che avranno luogo nella Parrocchia di Santa Maria delle Grazie, al centro della città, e presso il convento di San Vito che, a differenza della prima, non è neanche parrocchia. Fuori dai giochi sono rimaste quelle delle frazione di tra cui anche quella di Pontecitra, in pratica ciò che nell'immaginario mariglianese è il Bronx cittadino, ove si afferma tra mille sforzi ogni giorno il significato della nascita del Cristo.
Qualche settimana fa in una puntata del lunedì di Che tempo che fa, erano ospiti i maestri Daniel Barenboim e il maestro Zubin Metha. Alla fine dell'incontro, il maestro Barenboim ha raccontato il più bel complimento che ha ricevuto nella sua vita. - Lo scorso anno sono andato a suonare a Gaza con un'orchestra internazionale. Alla fine del concerto - ha proseguito il musicista argentino con passaporto israeliano e palestinese - è venuto a salutarmi un signore molto commosso. Mi ha ringraziato dicendomi "Noi a Gaza abbiamo il presentimento che il mondo ci abbia dimenticato. C'è che ci manda medicina e generi alimentari, ma questo si farebbe anche con gli animali. Lei stasera con la sua musica ci ha ricordato che siamo degli esseri umani".
Ecco, è vero, Pontecitra spesso ha bisogno di cibo, di soldi per pagare bollette della luce, di una bombola del gas per riscaldare una minestra o un bicchiere di latte, oppure solo di un bicchiere di latte perché al calore si è rinunciato da un pezzo. Ma l'Amministrazione comunale dovrebbe ricordarsi di questa disgraziata realtà non soltanto quando diventa campo di raccolta in occasione delle elezioni dando false speranze o instillando miraggi pur di strappare un voto, ma anche quando c'è da seminare briciole di bellezza capaci di dare agli uomini più speranza che un atto di sussistenza sbandierata.
Organizzare nella parrocchia di Pontecitra uno degli eventi di "E' festa", avrebbe significato celebrare davvero il Natale come festa dell'uguaglianza e non relegare ancora una volta questo quartiere a quello dei figli di un dio minore.
Da Rinascita Carmine Egizio
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