26/04/2024
(120 utenti online)
Cronaca Redazione 29 novembre 2012 23:11 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Il sindaco replica alle accuse dellÂ’opposizione sulla concessione edilizia in zona C bocciata dal Consiglio di Stato.
MARIGLIANELLA - Riscontro, con palese oggettività, che l’articolo dei consiglieri di opposizione America, Mattiello e Iossa, riportato sul quotidiano “Il Mattino” e sul giornale online “MARIGLIANO.net” il giorno 28 novembre 2012, è intriso di volute incompletezze in ragione di omessi quanto importanti riferimenti fattuali e, soprattutto, giuridici.
Nel prendere atto, ancora una volta, della politica distruttiva e mai propositiva posta in essere da questa residua parte di opposizione, va preliminarmente chiarito che la vicenda in oggetto trae origine nel lontano 1996, con l’allora Sindaco Andrea America. In quel periodo veniva rilasciata, alla Società CEIM, una concessione edilizia che prevedeva il rilascio, in favore dell’Ente, di un’area da utilizzare per l’ampliamento della villa Comunale di via Napoli.
Ed allora la prima evidenza: la concessione veniva rilasciata da un commissario ad acta in sostituzione dell’inadempiente Sindaco America, ora per allora, responsabile diretto per i rilasci delle concessioni edilizie. Nel frattempo la CEIM realizzava tutto quanto previsto e, terminate le operazioni, non concedeva l’area al Comune nel contempo promuovendo ricorso al TAR per tramite il patrocinio di un avvocato che, stranamente, risultava essere, per altre vicende giudiziarie, il legale di fiducia dell’amministrazione guidata da Andrea America. Sta di fatto che il ricorso veniva accolto e la CEIM chiedeva, altresì, nuova concessione edilizia per la costruzione di ulteriori 21 appartamenti (proprio su quell’area) con l’applicazione di un indice palesemente superiore a quello previsto dalle norme.
Il Comune operava diniego al rilascio della concessione e, di nuovo, un ricorso al TAR che, ancora una volta, veniva accolto.
Ma la CEIM, non paga di tanto, chiedeva all’Ente un corposo risarcimento danni (pari ad euro 2.173.534.54 oltre interessi e svalutazioni) per l’illiceità del diniego operato dal Comune (quest’ultima evidenza si verificava a pochi mesi di distanza dall’insediamento dell’amministrazione Russo). Ed allora l’Ente, nell’esclusivo interesse della collettività, onde scongiurare un importante dissesto economico per la esosità del risarcimento richiesto dalla CEIM, si vedeva costretto a proporre ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR che consentiva la edificazione di immobili sull’area che, ab origine, doveva essere destinata allo stesso Ente.
Il Consiglio di Stato accoglieva il ricorso dichiarando l’illegittimità della concessione edilizia.
Tutto quanto appena rappresentato veniva reso oggetto di approfondito quanto puntuale dibattito nell’ultima seduta del Consiglio Comunale (tra l’altro, diversamente da quanto asserito dall’opposizione, veniva comunicato, altresì, l’avvio del procedimento per l’esecuzione della sentenza).
I soliti tre, puntualmente, inviavano al Mattino e ad altre testate giornalistiche, solo un menzognero quanto incompleto comunicato che, ad arte, non teneva conto della realtà degli accadimenti e di tutto quanto innanzi chiarito.
Dunque, quanto verificatosi, è, al contrario, il risultato di uno scellerato modo di amministrare la cosa pubblica dell’allora Sindaco Andrea America: in estrema sintesi il suo operato ha determinato, per il Comune, una mancanza di area pubblica di 1.375 Mq oltre ad una inutile colata di cemento, e, per gli acquirenti inconsapevoli, un grave danno economico.
Altro che puzza di bruciato! Se proprio si sente qualche nauseabondo odore questo perdura dal lontano 1996.
Ritengo opportuno tranquillizzare tutti coloro che, ignari ed in buona fede, hanno acquistato gli immobili in questione, in quanto saranno messe in campo, da parte mia e dell’ intera amministrazione, tutte le azioni giuridiche sottese alla tutela dei loro diritti.
Inoltre palesemente fuorviante e frutto di una politica diffamatoria superata da tempo e dalla storia personale dei soggetti che, ancora, testardamente la propongono, è il richiamo alla concessione riguardante la costruzione dell’immobile (all’epoca) a me intestato. La concessione di che trattasi veniva rilasciata dopo la emissione della sentenza del TAR Campania ed in un periodo storico nel quale l’Ente era amministrato da un Commissario Prefettizio che, tra l’altro, attraverso un legale di fiducia all’uopo nominato con specifico mandato, impugnava, al Consiglio di Stato la sentenza appena cennata.
Dunque mai e nessuna disparità di trattamento è stata operata così come raccontato dai soliti noti che tentano, maldestramente, di addebitare responsabilità a chi non ne ha e non ne può avere. Mi auguro, in prosieguo, di non dovermi più occupare di tale vicenda ampiamente sviscerata da oltre dodici anni e che, puntualmente riproposta, risulta essere oggetto di ingiustificati attacchi personali orientati al discredito della mia persona e della mia famiglia. Al contrario mi vedrò costretto ad adire la competente Autorità Giudiziaria a tutela di ogni mio diritto.
In ultimo, proprio al fine di dimostrare, ancora una volta, alla intera cittadinanza la massima trasparenza e legalità nella quale e per la quale viviamo siamo pronti ad operare un immediato controllo su tutte le concessioni edilizie rilasciate in zona C ed anche su tutte le concessioni e/o sanatorie o qualsivoglia autorizzazione edilizia rilasciata al sottoscritto, ai consiglieri di maggioranza e di opposizione (da estendere ai rispettivi familiari) per sgomberare, una volta per tutte, il campo da qualsiasi equivoco in merito.
Felice Di Maiolo, sindaco
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti