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Cronaca Redazione 12 novembre 2012 10:20 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Disagiato, sfrattato dal Centro Polifunzionale, ha un infarto nel casotto dellÂ’ex Ferrovia dello Stato dove aveva trovato riparo.
MARIGLIANO - Gaetano F, il 57enne che dormiva nell’ex chalet delle Magnolie, cacciato via in questi giorni dopo la diatriba sorta tra gli anziani e i responsabili di un corso per immigrati, è stato colto da infarto mentre aveva trovato riparo in una soluzione di fortuna nel casotto del parcheggio dell’ex Ferrovia dello Stato. Dopo aver dormito persino nelle giostrine della villa comunale all’addiaccio, si era riparato in quel piccolo stanzino, dove non c’è neanche la porta insieme ad altri poveri sfortunati.
Nella notte, però, è stato colpito da infarto e salvato dal personale del 118. Gaetano non ha lavoro e non ha una casa, e per questo fino a poco tempo fa di notte dormiva nell’ex chalet, dove c’è il centro anziani. In tanti sapevano che si rifugiava là e, conoscendo la sua situazione, gli portavano anche da mangiare, come la signora di un vicino bar che gli forniva anche un pasto caldo.
In questi giorni, poi, dopo le accese polemiche sorte tra qualche anziano e i responsabili e gli operatori di un corso di studio per immigrati, attivato di recente nel centro, il sindaco ancora dimissionario Sodano si era portato direttamente sul posto e aveva apposto i catenacci alla struttura annunciandolo anche su Facebook. Il tutto per regolamentare l’utilizzo della struttura, in modo da evitare discussioni.
Gaetano di conseguenza era stato cacciato via e di sera non aveva più potuto accedervi. Una signora racconta che addirittura aveva chiesto con gentilezza e tanta sofferenza in volto se lo facevano entrare un attimo nell’ex chalet per prendere i suoi pochi vestiti e andare via. Da allora Gaetano aveva dormito nelle giostrine dell’adiacente villa comunale coprendosi con una coperta donatogli dalla solidarietà della gente di Marigliano.
Gaetano dormiva in sordina nella struttura, mantenendo la sua dignità. Poi è stato costretto ad andare via, chiedendo ospitalità ad altri sfortunati , che lo hanno accolto nel casotto del parcheggio dell’ex stazione della ferrovia dello Stato insieme a loro, condividendo quel niente che arricchisce il cuore e che apre le porte alla solidarietà autentica e nobile. Qui ha rischiato di morire.
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