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Cronaca Redazione 06 ottobre 2012 23:15 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
OTTAVIANO - Si è tenuto sabato 29 settembre il primo Interclub organizzato dalla II Area operativa presso villa Di Mauro ad Ottaviano ad opera del Leo club San Giuseppe Paolo Di Mauro. Hanno presenziato all’evento il Presidente distrettuale Tullio Vellucci Longo, il delegato d’area Luigi Delle Cave, il segretario d’area Enzo Spiezia, il Presidente del Leo club ospitante Rita Nappo nonché numerosi officers, presidenti e soci appartenenti alla II Area operativa. I lavori, svoltisi per tutto il pomeriggio, dopo un interessante e costruttivo confronto e la discussione sui service che hanno visto anche la presentazione della nuova mascotte dell’area, un simpatico “peluche” denominato Leòn , si sono conclusi con la deliberazione da parte dei delegati di club sul locale presso il quale si terrà la festa di Halloween. La scelta è ricaduta sul “Flan”di San Giuseppe Vesuviano il cui preventivo era stato precedentemente consegnato al delegato Delle Cave da parte del Leo club San Giuseppe Paolo Di Mauro.
La serata si è protratta con piatti tipici partenopei e con una spettacolare tarantella, tra i panni stesi, che le stesse ragazze Leo si sono divertite a ballare . Il tema dell’Interclub, infatti, è stato “Napoli”, sia per l’aspetto folkloristico, che per quello culinario con assaggi di pizza e della classica specialità napoletana “o Per’ e o’musso” accompagnati da dell’ottimo vino rosso. La cifra raccolta a favore del Leo Hunting Mercury è stata di 150€, ottenuta grazie a coloro che si sono trattenuti dopo i lavori e hanno partecipato al divertente party napoletano che ha fatto seguito all’Interclub. Avendo provveduto a acquistare un quantitativo di cibo superiore a quello consumato il Leo club ospitante ha colto l'occasione per destinare il tutto al Centro Pastorale Don Tonino Bello di San Giuseppe Vesuviano afferente alla Caritas diocesana di Nola.
Chiediamo anche a lei, in qualità di Delegato alla II Area Operativa, di tracciare un bilancio a conclusione dell'evento che l'ha vista impegnata in prima persona sabato scorso.
Il bilancio che ho tracciato, insieme ai miei collaboratori, dopo questo I Interclub, è nettamente positivo. I lavori, grazie ad una conduzione mirante ad ottimizzare i tempi degli interventi, si sono rivelati fluidi e snelli. Oltre cinquanta relatori in due ore e quaranta minuti, rappresenta una tempistica quasi in linea con i primi Interclub degli anni scorsi, quando, però, il numero degli officers e dei Clubs era di gran lunga inferiore. Il "Party", offerto dal Leo Club "San Giuseppe Vesuviano", è stato travolgente e, soprattutto, è riuscito a richiamare tanti giovani soci, anche di Club che, in questi ultimi anni, si erano un po' allontanati dalla vita distrettuale.
Quale significato darebbe a questo I Interclub?
Per tradizione, il I Interclub è lo "start" di un Anno sociale. Per noi del "2 Area Team" è stato, invece, un primo punto di arrivo, il primo "step". Sono stati, infatti, tre mesi caratterizzati da un impegnativo lavoro di organizzazione e programmazione di una dimensione assolutamente nuova e complessa, la "II^ Area Operativa", che abbraccia ben venticinque Leo Clubs e due regioni: la Campania e la Basilicata.
Il nuovo Direttivo distrettuale quali obiettivi si prefigge per l'Anno sociale appena iniziato?
Purtroppo nel nostro Distretto, negli ultimi anni, abbiamo assistito ad una drastica riduzione del numero dei soci e dei Clubs, a causa, soprattutto, di un ricambio generazionale mai compiutosi a pieno. L'incarico conferitoci dal Presidente del Distretto Leo 108 Ya, Tullio Vellucci Longo, richiede proprio l'attuazione di un ambizioso Progetto di "salvaguardia" e di "crescita", attraverso una strategia semplice, ma al tempo stesso, efficace: riunire tutti i Leo Clubs campani e lucani in un'unica grande "Casa del Servizio", che costituisca la sede di un aperto e costruttivo dibattito comune sull'immediato futuro del "Leoismo" dei nostri Territori. Tanti sono stati i services già svolti e tantissimi sono quelli in programma, peraltro tutti di altissimo profilo, da Napoli a Potenza, passando per Caserta e Salerno.
E quali i progetti previsti per la II Area Operativa?
Ritengo fermamente che la "II Area Operativa" possa offrire rinnovato entusiasmo e nuovo slancio operativo a quelle Zone caratterizzate "da storiche criticità", senza alterare, ed è proprio questo il suo punto di forza, gli equilibri che, da sempre, caratterizzano le tante realtà "virtuose". La strada è sicuramente lunga è tortuosa, ma sono sicuro che, uniti, giocando da grande squadra, riusciremo a vincere la nostra sfida!
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