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Cronaca Redazione 14 settembre 2012 14:52 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Consegnate ricompense a militari del Gruppo di Castello di Cisterna dal Generale di Divisione Carmine Adinolfi
CASTELLO DI CISTERNA - Nella mattinata di oggi nella caserma di Castello di Cisterna si è svolta una cerimonia di consegna di 38 encomi semplici concessi dal Comandante della Legione Carabinieri Campania, Generale di Divisione Carmine Adinolfi, a militari del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna.
Al termine della cerimonia il Generale Adinolfi ha tenuto un breve discorso, di cui si riporta uno stralcio: “Dalle motivazioni che sono state lette si evidenzia anche lo spessore, non solo la quantità, ma anche e soprattutto la qualità del lavoro che è stato svolto, perchè sono riconoscimenti concessi dal Comando Generale sulla base di motivazioni che hanno attinenza con fenomeni di criminalità di un certo livello, ci riferiamo ad associazioni organizzate finalizzate a perpetrare reati piuttosto rilevanti, ci riferiamo alla cattura di latitanti, ci riferiamo alle rapina, alla droga e ad altri fenomeni che abbiamo sul territorio, ma che l’Arma sta contrastando con molta efficacia.
Il Comando Generale sta dando molta attenzione alle esigenze della Campania ed in particolare della provincia di Napoli, rinforzando con unità, cosa che è stata fatta anche recentemente, quei reparti che hanno necessità di avere il personale, rinforzi che speriamo di poter avere anche prossimamente per poter rendere più incisiva l’azione di prevenzione e repressione dei fenomeni criminali. Importante anche la collaborazione con altre forze dell’ordine, che è una azione particolarmente efficace che si realizza non solo sul piano dei rapporti istituzionali ma anche sul piano dei rapporti interpersonali, poiché abbiamo un rapporto con i colleghi delle altre forze di polizia che è eccezionale e che ci consente di affrontare e risolvere i problemi nel miglior modo possibile. Così com’è significativa l’azione di coordinamento assicurata dai magistrati, in particolare dalle Procure Distrettuali, non solo qui a Napoli ma in tutta la Campania, e che portano ai risultati che conosciamo.
Quindi i risultati non si improvvisano ma sono il frutto di un impegno corale che c’è da parte delle istituzioni e che portano a quelle concrete risultanze che oggi sono state premiate con la concessione degli encomi. In Aggiunta a che questo lavoro di contrasto sul piano info-investigativo ed al controllo del territorio che viene garantito in modo efficace dalle stazioni carabinieri e dai radiomobili come integrazione del dispositivo, bisogna continuare ad unire l’azione di prevenzione, diversa ma certamente efficace, che riguarda la formazione, la sensibilizzazione e il dialogo con i giovani nella scuole. L’ Arma l’anno scorso ha fatto conferenze nelle scuole di tutta la regione ed ora riprenderemo perchè crediamo fortemente nel dialogo con i ragazzi. I ragazzi hanno bisogno di punti di riferimento, il primo punto di riferimento rimane la famiglia, poi la scuola, ma noi dobbiamo fare la nostra parte, facendo capire ai giovani che i carabinieri sul territorio non ci sono soltanto per arrestare o denunciare, ma anche per consigliare e capire il perchè, per esempio, c’è l’obbligo del casco, norma che tende a tutelare la sicurezza dei giovani, quanti incidenti abbiamo per l’inosservanza di questa norma.
L’importante non è solo contrastare certi fenomeni ma anche ridurre i bacini di utenza, è così per esempio nel settore della droga, occorre convincere i giovani a non far uso di sostanze stupefacenti, se sappiamo dialogare con i ragazzi possiamo dare un grosso contributo alla prevenzione vera, le piante non vanno curate dalle foglie malate, ma dalle radici. Ognuno di noi può fare qualcosa, dialogare con la gente e in questo noi siamo privilegiati dal fatto che abbiamo una istituzione capillare, unica, perchè le Stazione sono un punto di riferimento per tutti anche nelle collettività più piccole e questo è importantissimo. Il controllo del territorio non è solo la pattuglia che sta sul territorio ma è anche e soprattutto il dialogo che l’Arma realizza sul territorio attraverso le stazioni che storicamente sono un punto di riferimento irrinunciabile per le collettività. Quindi noi dobbiamo continuare a lavorare con questo spirito ritrovando e rafforzando quei principi che hanno sempre guidato l’azione dell’Arma in due secoli di storia con orgoglio di sentirci e di essere carabinieri”.
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