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Cronaca Redazione 27 agosto 2012 21:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Verdi Ecologisti: " inascoltati da un anno i nostri consigli. Avevamo previsto in anticipo che il primo bando sarebbe andato deserto e riteniamo che allo stato attuale avverrà la stessa cosa anche per il secondo. Calo degli ingressi del 60%. Oramai la struttura assieme all' Edenlandia è al collasso".
NAPOLI - "Bene ha fatto la magistratura ad intervenire sullo stato di salute degli animali del Parco Zoo e sul bando andato deserto - dichiarano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il segretario cittadino Vincenzo Peretti - come da noi ampiamente annunciato con mesi di anticipo. Infatti le condizioni previste per il subentro nella gestione della struttura per un nuovo imprenditore erano a nostro avviso insostenibili per chiunque e purtroppo abbiamo avuto ragione. Non a caso solo noi Verdi abbiamo presentato al Giudice fallimentare un progetto di gestione legato in particolare alla salvezza degli animali dello Zoo".
"Anche il prossimo bando per Edenlandia, Zoo e Cinodromo previsto per settembre - continuano Borrelli e Peretti - corre il rischio di andare deserto come il precedente se come abbiamo saputo ne ricalcherà l' impostazione. Inoltre ci risulta che da quando c' è la gestione fallimentare gli ingressi sono diminuiti del 60% anche per la scarsa pubblicizzazione all'esterno. La struttura purtroppo dopo le ultime e drammatiche vicissitudini ha raggiunto negli ultimi mesi il livello più basso da quando fu fondata 40 anni fa. Nessuno dei consigli e dei suggerimenti che abbiamo fornito gratuitamente anche con esperti e docenti universitari come il Prof. Luigi Esposito di Veterinaria è stato fino ad oggi ascoltato da chi lo sta amministrando attualmente. Inoltre si insiste nel voler mettere a reddito il parco Zoo con un prezzo di fitto insostenibile e fuori mercato.
Gli animali presenti nella struttura sono infatti mediamente anziani e vanno tutelati con attenzione come è stato fatto fino ad oggi o appartengono alla biodiversità locale come le caprette napolene. Se il prossimo bando sarà realizzato sul solco del precedente è molto probabile che andrà deserto portando la struttura verso il definitivo collasso e mettendo per strada gli animali ed i dipendenti in modo tragico. Ci auguriamo che il buon senso prevalga e che venga scorporate l' Edenlandia ed il cinodromo dal parco Zoo come era sempre stato fino ai primi anni del 2000 precedentemente al primo fallimento. In caso contrario alcuni protagonisti della gestione dell' ultimo anno dovranno assumersi molte responsabilità comprese quelle di aver ostacolato il sostegno esterno di cittadini ed associazioni creando innumerevoli e insuperabili problemi burocratici".
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