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Cronaca Redazione 13 agosto 2012 17:32 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Verdi Ecologisti: " politici, Chiesa e istituzioni hanno benedetto e sostenuto anche quelle dei boss. Bene le denunce dello scrittore Roberto Saviano che ha evidenziato il fenomeno. A Chiaia addirittura le istituzioni ed il parroco hanno presieduto all' inaugurazione di una edicola votiva abusiva finanziata da pregiudicati".
NAPOLI - "Diversi politici napoletani, parroci e addirittura alcune istituzioni - denunciano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli ed il capogruppo al consiglio comunale di Napoli del Sole che Ride Carmine Attanasio - hanno non solo chiuso un occhio di fronte a delle edicole votive legate alla criminalità ma presidiato e sostenuto economicamente la loro realizzazione spesso anche abusiva. A Napoli succede anche questo ed il giornalista Roberto Saviano ha messo in evidenza un fenomeno in piena espansione che da tempo cerchiamo di ostacolare senza il sostegno di nessuno.
Ecco cosa scriveva il giornalista Fabrizio Geremicca in un articolo del 2010 in cui addirittura a presidiare la realizzazione di una edicola abusiva a Chiaia era presente il vice presidente della Municipalità Maurizio Tesorone in rappresentanza del Presidente Fabio Chiosi esponente storico del PDL napoletano ,legato all' On. Laboccetta e al Presidente della Provincia Cesaro, e da 12 anni alla guida del parlamentino napoletano in cui è nato lo scandalo dei falsi invalidi. La municipalità in quella occasione addirittura offrì gratuitamente il palco per questa iniziativa molto più che discutibile finanziata da alcuni pregiudicati. Cosa che chiediamo non venga ripetuta mai più. Ancora oggi ci domandiamo come mai non fu aperta una inchiesta su questo episodio a nostro avviso inquietante".
"La storica lapide dedicata ai caduti della seconda guerra mondiale, in vico San Guido, a un passo dalla Riviera di Chiaia, diventa una pacchiana cappella luminosa, ricoperta da una teca. All’interno la Madonna, San Giuseppe, Padre Pio. Chi passi adesso lì davanti stenta a riconoscere la targa commemorativa dell’epoca che fu. Non pochi restano perplessi e si chiedono se l’intervento sia stato effettuato con tutte le autorizzazioni necessarie. Certo è che la struttura, realizzata a inizio dicembre, è stata inaugurata il 10 gennaio con ogni onore e col palco fornito dall’ amministrazione comunale. C’erano il parroco della zona, una cantante che ha intonato l’Ave Maria, il vicepresidente della I Municipalità, Maurizio Tesorone. «Mi hanno chiamato per partecipare alla benedizione e sono andato», dice oggi quest’ultimo. «Struttura abusiva? Sinceramente non lo so e non mi sono posto il problema. Stiamo parlando di un’edicola votiva, una cappella, mica di un palazzo».
Il 10 gennaio non mancavano, ovviamente, coloro i quali hanno pagato a spese proprie l’intervento, che è stato effettuato in pochi giorni da un muratore. Come recita la targa all’interno della teca, i benefattori sono Pasquale Marino, Giovanni De Crescenzo ed Enrico Strazzullo, devotissimi affiliati dell’associazione San Rocco. Un nome noto, quello di Strazzullo, alias «‘O peperone», anche alle cronache giudiziarie. Un anno fa, proprio di questi tempi, era stato arrestato nel Lazio, a seguito del fermo emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, nell’ambito dell’indagine sulla presunta estorsione che sarebbe stata perpetrata ai danni del titolare di una nota pescheria di Mergellina".
Fabrizio Geremicca
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