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Cronaca Redazione 19 luglio 2012 11:33 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La curia di Nola ha effettuato il distacco dell'affresco di scuola giottesca dall'antico santuario di Pontecitra
MARIGLIANO - Non ce l'hanno fatta i fedeli ad impedire il distacco dell'affresco di scuola giottesca dall'antico santuario di Pontecitra. L'ufficio diocesano dei beni culturali di Nola, noncurante delle proteste dei fedeli, è andato avanti imperterrito nella sua posizione staccando il dipinto. Neanche l'interrogazione del on. Franco Barbato, che ha sollevato il caso in parlamento, sottolineando l'inopportunità del provvedimento, è servita a qualcosa.
Anzi come in una sorta di maledizione si è creato un effetto boomerang. Dopo qualche giorno l'affresco è stato rimosso senza neanche attendere la risposta del Ministero sul caso. Anche la Soprintendenza, che inizialmente si era opposta al distacco chiedendo alla curia di varare un nuovo progetto che contemplasse la conservazione del dipinto sul muro, ha cambiato idea voltando la faccia al comitato dei cittadini. La gente chiede che si faccia luce sul caso "Non è possibile cambiare idea così. La Soprintendenza che è l'unica competente in materia ha dimostrato di essere piegata alla volontà dell'ufficio dei beni culturali della curia.
Certo che il Soprintendente Gizzi non ci ha fatto una bella figura", tuonano i fedeli. Le tecniche del distacco sono ormai obsolete e vengono operate solo in casi estremi e quello di Pontecitra non era certo un caso estremo. Il dipinto, infatti, era già stato oggetto di restauro da parte dell'allora funzionario di zona della Soprintendenza Luciana Arbace che non ritenne opportuno staccarlo. L'unico che fu rimosso fu quello della Crocifissione perché era ad altezza del pavimento".
E' indignato il professore Pierfrancesco Rescio."I beni culturali nel nolano sono soggetti ad una maledizione. Non c'è la cultura della conservazione. I cittadini si erano proposti di farsi carico del restauro perché non gli hanno dato ascolto?". Persino un preventivo del tutto gratuito presentato dal restauratore Briano Pomata non è stato preso in considerazione. E nel lungo braccio di ferro i fedeli perdono e la curia vince forte anche dell'improvviso dietro front della Soprintendenza. I fedeli si sentono presi in giro e minacciano di disertare le funzioni religiose.
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