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Cronaca Redazione 30 giugno 2012 00:22 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sos per salvare il monumento
MARIGLIANO - Sos per salvare il monumento della Madonna che sorge nella vasca di San Vito. A lanciare l’appello sono il M.A.S.C.I. (Movimento adulti scout cattolici italiani), l’A.G.E.S.C.I. (Associazione guide e scout cattolici italiani) ed altre associazioni presso il convento di S. Vito rappresentate da Raffaele Spera e Giuseppe Lombardi che hanno dato inizio ad un’operazione di disboscamento dell’area e pulizia del monumento cercando di portarlo all’antico decoro ed alla devozione dei mariglianesi.
Restano però importanti interventi di ristrutturazione da effettuare che gli scout da soli non sono in grado di sostenere per contribuire all’esecuzione dei lavori di costruzione di una scala di accesso al monumento, dieci scalini, pavimentazione interna del monumento, livellamento del basolato di piperno e pavimentazione esterna.
Il monumento sorge ai confini settentrionali della proprietà Cerciello; in questa proprietà vi sono i ruderi di un’antica masseria detta “Masseria di Montevergine”, per questo motivo la Madonnina e chiamata anche “Madonnella di Montevergine”. Si tratta di un monumento fatto erigere nel 1866 dall’antico proprietario Errico Consiglio, per mettere sotto la protezione della madonna i terreni che venivano frequentemente allagati dalle acque provenienti dal monte Somma e convogliate dai due alvei.
Sul frontespizio porta incisa la seguente iscrizione:
PIU’ CHE IL COLOSSEO E LE PIRAMIDI
UNA IMMAGINE ED UNA PIETRA
SFIDERANNO I SECOLI
STANDO QUESTO TERRITORIO MOLTO ESPOSTO
PIACQUE AL PROPRIETARIO ERRICO CONSIGLIO
FARE QUI’ ERGERE QUESTO MONUMENTO IN ONORE
DELLA VERGINE MARIA ONDE
METTERLO SOTTO LA SUA PROTEZIONE
NELL’ANNO DEL SIGNORE 1866
Dal lontano anno della sua edificazione e fino a tutta la seconda metà del novecento, il mercoledì delle ceneri, i mariglianesi vi si recavano immancabili e numerosi per la “scampagnata”. Negli altri giorni dell’anno, vi si recavano volentieri perché il monumento, ubicato in una zona salubre e verdeggiante, era tenuto con cura da tutti i fedeli. Oggi quel posto, grazie all’inciviltà dei consumi, è in uno stato di desolante abbandono.
La stele è aggredita da macchie di rovi e di ortiche che ne occultano la visione e la rendono inavvicinabile.
In tutta la zona, una volta odorante di fiorellini, oggi si avverte solo olezzo di rifiuti abbandonati un po’ dovunque da persone assolutamente incivili.
Gli imprenditori che intendono contribuire a portare a termine i lavori possono mettersi in contatto con la nostra redazione.
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