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Cronaca Redazione 24 maggio 2012 10:43 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Comitato civico: "Ancora procedure irregolari"
NOLA - All’indomani della vittoria al Tar Campania ottenuta dai Comitati con il Comune di Visciano e Ferderconsumatori contro gli aumenti tariffari deliberati nell'agosto 2011, si riapre la querelle acqua ed il Comitato civico per la difesa del diritto all’acqua interviene per difendere i cittadini da un vero e proprio abuso. Un episodio clamoroso che avviene oltre due mesi dopo i distacchi illegittimi messi in atto da Gori in diverse zone della città, tutti rientrati dopo le forti proteste del Comitato civico.
Teatro dello scontro stavolta è il rione Gescal, dove una famiglia si è vista improvvisamente sospendere l’erogazione dell’acqua senza alcun avvertimento da parte di Gori. A rimanere senza acqua è un nucleo familiare in estrema difficoltà con marito senza lavoro e moglie con seri problemi di salute. Addetti della Gori si sono presentati senza preavviso presso alcune abitazioni del rione Gescal in via Sarnella, provando a sospendere la fornitura dell'acqua potabile e addirittura asportando un contatore risalente alla precedente gestione comunale.
“Quello che è accaduto è incivile e illegale – denuncia il Comitato civico – dopo la marcia indietro sui distacchi a marzo Gori ci riprova di nuovo e mette in atto l'ennesima gravissima provocazione contro gli utenti che legittimamente chiedono la piena attuazione dei referendum sull’acqua pubblica ed il rispetto degli impegni presi. Il gestore non può staccare il servizio senza il dovuto preavviso, è un comportamento scorretto già sanzionato in passato dall'Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Ci rivolgeremo a tutte le istituzioni competenti per bloccare definitivamente questo inconcepibile modo di operare ai danni dei cittadini”.
Appena saputo il fatto, una delegazione del Comitato civico ha raggiunto il municipio per incontrare il sindaco Biancardi e chiedere il ripristino immediato dell’utenza colpita, anche per contrastare il rischio di un'emergenza igienico-sanitaria e problemi di ordine pubblico. Al tempo stesso è stata fatta presente l'enorme mole di casi controversi ancora pendenti, che minano alle fondamenta il rapporto tra utenti nolani e Gori. Infatti, il distacco anche questa volta si è verificato in modo irregolare, nonostante le importanti sentenze con cui diversi Giudici di Pace hanno dato ragione agli utenti che avevano impugnato le cartelle esattoriali inviate attraverso le società di riscossione Area riscossioni o la più nota Equitalia per ottenere il pagamento di presunte bollette arretrate.
Con queste sentenze i Giudici hanno stabilito che il modo di operare di Gori è del tutto illegittimo, considerato che l’ingiunzione fiscale è riservata solo agli enti pubblici e non a soggetti privati. Nelle stesse sentenze viene avanzata la possibilità dell’inesistenza di qualsiasi rapporto contrattuale tra utente e Gori, in quanto l’unico contratto sottoscritto dai cittadini è quello con il Comune. Con tali atti, secondo il Comitato, ancora una volta Gori va in direzione opposta alle assicurazioni più volte fornite negli ultimi mesi dalla dirigenza di di Ato3 Sarnese-Vesuviano, sulla sospensione completa di qualsiasi attività di distacco delle forniture fino alla definitiva soluzione del “caso Nola”. Un caso di straordinaria rilevanza, configuratosi nel tempo per le inadempienze del gestore privato, che prosegue dal 2004 ed ancora oggi non vede via di risoluzione.
Comitato civico per la difesa del diritto all'acqua - Nola
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